Finanze

Settore Automotive: Magna in Crisi, Licenziamenti Inaspettati!

2025-03-28

Autore: Sofia

Le acque nel mercato automobilistico si fanno sempre più turbolente. In un colpo che ha lasciato tutti a bocca aperta, Magna, gigante canadese dell'automotive con sede ad Aurora, ha annunciato significativi licenziamenti. Oltre 50 lavoratori su 90 saranno costretti a lasciare la sede italiana di Rivoli, nella provincia di Torino, un chiaro segno di una crisi finanziaria che l'azienda sta affrontando a causa del rallentamento del mercato automobilistico globale.

Magna non è solo un fornitore di importanti marche come General Motors, Ford, Stellantis, BMW, Mercedes, Volkswagen e Tesla, ma controlla anche la prestigiosissima Magna Steyr in Austria. Questa situazione di crisi è un duro colpo non solo per i dipendenti, ma anche per il settore automobilistico italiano nel suo complesso, che già sta vivendo difficoltà significative.

La decisione di tagliare il personale è stata presa in un incontro con i sindacati all'Unione Industriali. Negli ultimi cinque anni, l'azienda ha tentato di integrarsi nel mercato locale, rilevando Olsa e il suo centro progettuale, ma ora sembra che questi sforzi non siano bastati. Per cercare di risolvere la situazione, Magna prevede di ridurre il personale attraverso un contratto di solidarietà fino alla fine del 2025. Tuttavia, la preoccupazione tra i lavoratori è palpabile.

Le assemblee interne hanno già sollevato un'ondata di proteste. Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino, e Antonio Iofrida, responsabile Magna per la Uilm, hanno messo in luce la necessità di trovare alternative ai licenziamenti, sottolineando che la delocalizzazione delle attività all'estero è una pratica sempre più comune per le multinazionali che acquisiscono know-how locale.

C' è da temere che la crisi possa ulteriormente aggravarsi. Siamo di fronte all'ennesimo caso di una multinazionale che non solo approfitta delle risorse italiane, ma che, una volta acquisito il patrimonio tecnologico e umano, decide di trasferire altrove le operazioni per via del costo della manodopera e della tassazione più favorevole di altri Paesi. Il settore automotive, in generale, sta vivendo un periodo di profonda crisi, testimoniato anche da recenti eventi che hanno coinvolto colossi come Volkswagen, pronta a chiudere diversi stabilimenti in Germania.

In questa situazione critica, è essenziale che il governo e i sindacati collaborino per trovare soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro e il know-how industriale che rappresenta un valore fondamentale per il territorio.