Scienza

Sfere di Dyson o galassie Hot DOGs? I misteriosi segnali dal telescopio WISE suscitano interrogativi

2024-10-03

La comunità scientifica è in fermento a causa di alcuni segnali misteriosi rilevati dal telescopio spaziale WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer) della NASA. Questi segnali hanno acceso un dibattito acceso sulle possibili origini, con alcuni ricercatori che ipotizzano la presenza di "sfere di Dyson" - strutture avanzate costruite da civiltà aliene per raccogliere l'energia delle stelle - mentre altri scienziati sostengono che si tratti di fenomeni naturali già noti.

Recentemente, il Project Hephaistos ha pubblicato uno studio sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, in cui fanno luce su sette oggetti enigmatici che potrebbero rappresentare queste presunte sfere. Questi oggetti, sebbene simili a nane rosse, mostrano una firma infrarossa atipica che ha stuzzicato l'immaginazione di chi sta cercando segni di vita extraterrestre avanzata.

Tuttavia, l'astronomo Andrew Blain dell'Università di Leicester, parte del team WISE, mette in discussione questa interpretazione, sostenendo che i segnali sono molto più probabilmente attribuibili alle "Hot DOGs" (Hot Dust-Obscured Galaxies), galassie estremamente luminose nell'infrarosso che ospitano buchi neri supermassicci in fase di attiva alimentazione. Queste galassie, scoperte per la prima volta da WISE nei primi anni 2010, sono nascoste dalla polvere quando osservate nella luce visibile, ma brillano intensamente nell'infrarosso.

Blain afferma: "La quantità di Hot DOGs presenti in qualsiasi porzione del cielo è compatibile con l'osservazione di sette oggetti nell'area esaminata da WISE. È chiaro che esistono Hot DOGs, mentre la reale esistenza di sfere di Dyson rimane un mistero". Inoltre, mette in guardia sul fatto che assumere che questi segnali indichino sfere di Dyson può essere "pericoloso", a causa della confusione potenziale creata da un gran numero di stelle e dalle emissioni di galassie polverose sullo sfondo.

Questa controversia non fa che mettere in evidenza la complessità nell'interpretazione dei dati astrali e la necessità di approcciare con cautela la ricerca di vita extraterrestre. Nonostante la ricerca di tecnologie aliene avanzate rimanga un tema affascinante, Blain sottolinea l'importanza di esplorare spiegazioni più convenzionali e scientificamente validate prima di formulare conclusioni spettacolari.

Il dibattito è acceso e per ora sembra che le galassie "Hot DOGs" abbiano il sopravvento sulle sfere di Dyson come spiegazione più plausibile di questi enigmatici segnali infrarossi. Inoltre, la ricerca di Blain, pubblicata nel preprint arXiv, porta un'attenzione necessaria su come gestire e interpretare i dati provenienti dalle nostre moderne missioni spaziali.

In un contesto più ampio, la possibilità di vita extraterrestre potrebbe non richiedere esplorazioni lontane in regioni insondabili dell'universo. Potrebbero esserci segni di vita più vicini che mai, come nei ghiacci delle lune di Europa o nel sottosuolo di Marte, rivelando che la ricerca di forme di vita al di fuori della Terra potrebbe essere meno complessa di quanto si pensi.