Nell'ambiente tennistico non si può mai essere troppo cauti, specialmente dopo gli scandali. Jannik Sinner, il giovane talento italiano al numero uno del mondo, sta dimostrando di avere a cuore la propria salute e la propria reputazione. Recentemente, il suo nuovo fisioterapista argentino, Ulises Badio, ha condiviso una foto sui social in cui si vedono i massaggi di Sinner effettuati con guanti protettivi. Questo gesto potrebbe sembrare eccessivo, ma in un momento in cui è stato accusato di doping, ogni precauzione diventa fondamentale.

Sinner è stato coinvolto in un caso di doping dopo un controllo positivo avvenuto il 10 marzo durante il prestigioso Masters 1000 di Indian Wells. Un secondo campione, prelevato l'18 marzo dopo la semifinale persa contro Alcaraz, ha evidenziato livelli simili di Clostebol. Sebbene la concentrazione riscontrata fosse inferiore a 1 miliardesimo di grammo per litro, il semplice fatto di risultare positivo ha sollevato un polverone mediatico.

Secondo i legali di Sinner, la presenza di Clostebol deriverebbe da una contaminazione avvenuta tramite il fisioterapista Giacomo Naldi, che avrebbe utilizzato il Trofodermin, uno spray medicinale a base di Clostebol, per curare un infortunio. Questo spray potrebbe aver contaminato la pelle di Sinner durante i massaggi, dal momento che il giocatore soffre di dermatite, portando a piccole lesioni cutanee. La decisione di utilizzare guanti durante il trattamento è quindi vista come una strategia necessaria per evitare ulteriori complicazioni.

Sinner continua a prepararsi per il prossimo torneo, mostrando determinazione nel ripristinare la sua immagine. Questo caso ha sollevato interrogativi sul sistema di controllo antidoping e sull'importanza di una corretta gestione delle terapie. I tifosi e gli esperti di tennis attendono con trepidazione l'evolversi di questa situazione, mentre Sinner si concentra sul campo, pronto a dimostrare il proprio talento al mondo.