Siria, Onu: "1,1 milioni di nuovi sfollati in due settimane", leader G7 auspicano "transizione pacifica e ordinata"
2024-12-13
Autore: Matteo
Negli ultimi giorni, la situazione in Siria ha raggiunto un livello critico, con oltre 1,1 milioni di persone sfollate a causa dei recenti scontri tra le forze ribelli e il regime di Assad. Secondo l'azienda delle Nazioni Unite, i recenti combattimenti iniziati il 27 novembre hanno costretto molte famiglie a lasciare le proprie case, mettendo in evidenza la vulnerabilità della popolazione, in particolare donne e bambini.
Nel frattempo, il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha guidato una riunione del G7 per discutere la crisi siriana, evidenziando la necessità di una transizione politica inclusiva. I leader hanno espresso la loro speranza che la fine del regime di Assad possa segnare l'inizio di un cambiamento positivo nel Paese, ma hanno anche sottolineato che è fondamentale garantire la sicurezza delle minoranze. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha fatto eco a queste preoccupazioni, affermando che è essenziale creare condizioni per un ritorno sicuro e dignitoso dei rifugiati siriani.
La Turchia ha riaperto la sua ambasciata a Damasco, chiusa dal 2012, come segno di normalizzazione delle relazioni e di un impegno più attivo nella stabilità regionale. Un importante passo verso una potenziale riconciliazione tra i due Paesi, dato il ruolo chiave della Turchia nella gestione della crisi dei rifugiati.
In un evento drammatico, il canale al Jazeera ha riportato la scoperta di una fossa comune alla periferia di Damasco, suggerendo che la violenza ha lasciato dietro di sé un tragico retaggio. Inoltre, mentre il conflitto continua a intossicare la Siria, le forze israeliane hanno intensificato i loro attacchi aerei, prendendo di mira i resti delle strutture militari del regime, dimostrando l'approccio aggressivo di Tel Aviv nei confronti delle minacce percepite da gruppi militari in Siria.
Con una crescente pressione internazionale per il cessate il fuoco e l'attenzione rivolta agli sfollati, la comunità internazionale si è impegnata a mobilitare aiuti umanitari e a sostenere le iniziative di pace. La situazione in Siria rimane instabile e critica, e mentre i leader globali continuano a negoziare soluzioni, il futuro del Paese è appeso a un filo.