Il mercato degli smartphone pieghevoli in Cina, che fino a ora sembrava in continua espansione, sta vivendo un momento di grande incertezza. I produttori di punta stanno riscontrando difficoltà nel raggiungere i loro obiettivi di vendita. Un esempio emblematico è Xiaomi, che ha recentemente introdotto il Mix Flip anche a livello internazionale, in seguito all'annuncio di luglio con il debutto del Mix Fold 4. Tuttavia, le vendite del Mix Flip sono rimaste ferme a 460.000 unità, ben al di sotto della previsione iniziale di 500.000 pezzi. Il Mix Fold 4, invece, ha avuto performance ancora più deludenti, con vendite che non hanno nemmeno sfiorato le 100.000 unità.

Allo stesso modo, anche Oppo sta affrontando delle sfide: ha atteso oltre un anno prima di lanciare un nuovo modello pieghevole e solo nell'ottobre 2023 ha presentato il Find N3. Anche se è un segnale di ripresa per il brand, non sembra sufficiente per invertire il trend negativo. La cautela è palpabile anche in casa Vivo, che ha optato per non lanciare un successore del suo X Flip, rilasciato all'inizio del 2023, preferendo concentrarsi sui nuovi modelli X Fold3 e Fold3 Pro.

In un contesto così critico, gli esperti del settore iniziano a chiedersi se il mercato degli smartphone pieghevoli sia davvero pronto per il grande salto o se si tratti di una moda passeggera. Con i costi di produzione per i dispositivi pieghevoli che continuano a salire e la concorrenza che si intensifica, molti si chiedono se i consumatori siano pronti ad investire in questi dispositivi all'avanguardia. In questo scenario, aziende come Samsung e Huawei potrebbero trarre vantaggio dalla situazione, amplificando le loro strategie di marketing per attirare l'attenzione su modelli più convenzionali e meno rischiosi. Riusciranno i produttori di smartphone pieghevoli a risollevarsi da questa crisi o assisteremo alla loro lenta scomparsa?