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Spalletti: "Il Mondiale è un obbligo, non un'ossessione. Maldini è quello che ci mancava"

2024-10-09

Autore: Alessandra

Luciano Spalletti si mostra fiducioso dopo la delusione di Euro 2024, con la sua attenzione ora rivolta verso il futuro della Nazionale italiana. In vista della partita contro il Belgio, il commissario tecnico azzurro esprime ottimismo: "Ho visto progressi rispetto a un mese fa, i ragazzi sono carichi di voglia di dimostrare di cosa sono capaci".

Il primo obiettivo è la qualificazione alla fase finale della Nations League, mentre il grande sogno rimane il Mondiale 2026. Spalletti afferma: "Sentiamo l'obbligo di partecipare al Mondiale, è parte della nostra storia. Ma dobbiamo affrontarlo con serenità, senza trasformare questa aspettativa in ossessione." La sfida contro il Belgio all'Olimpico è vista come cruciale per il futuro della Nazionale: "Aspetto che venga giocata con lo stesso coraggio delle ultime partite".

Tuttavia, non mancano le note dolenti. Rispetto al gruppo che ha deluso al recente Europeo, Spalletti spiega le esclusioni di giocatori come Zaccagni e Chiesa: "Nessuno è sacrificato. Zaccagni ha scelto di rimanere fuori per un problema fisico, Chiesa non è al meglio. Siamo in fase di valutazione su Zaniolo e Politano."

Una delle novità più attese è l'inclusione di Riccardo Calafiori e Daniel Maldini: "Riccardo ha dimostrato di sapersi far trovare al momento giusto, ha una personalità che può fare la differenza. Daniel è il giocatore che ci mancava, ha qualità uniche, deve però continuare a lavorare sulla sua crescita personale."

La Nazionale si prepara a intraprendere un percorso che promette di riportare il calcio italiano ai vertici. Con una base di giovani talenti e l'esperienza del c.t., Spalletti guida questa nuova generazione con la speranza di riconquistare la gioia dei tifosi, lasciando alle spalle le amarezze passate.