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Steinmeier a Marzabotto chiede perdono a nome della Germania. Mattarella: 'I nostri Paesi uniti'

2024-09-29

Autore: Chiara

La commemorazione dell'80° anniversario della strage di Marzabotto ha avuto inizio con l'emozionante deposizione di una corona tra le rovine della chiesetta di San Martino a Monte Sole. I Presidenti Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier si sono uniti in questo momento solenne per onorare le 770 vittime della strage perpetrata tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 dalle truppe naziste, un tragico evento che ha visto la perdita di molte vite innocenti, inclusi uomini, donne e bambini.

Durante la cerimonia, Steinmeier ha condiviso parole cariche di dolore e vergogna, chiedendo scusa a nome della Germania per le atrocità commesse. "Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese oggi Vi chiedo perdono", ha affermato, mentre i partecipanti si sono alzati in un lungo applauso.

Mattarella, nel suo discorso, ha sottolineato l'importanza della memoria: "La memoria richiama responsabilità. Nella Seconda guerra mondiale si toccò il fondo dell'abisso". Ha riconosciuto il coraggio dei nostri antenati che hanno trasformato il dolore in un'opportunità di rinascita, costruendo una nuova Europa basata sulla libertà, la pace e la democrazia.

Emblematica è stata la menzione delle vittime, tra cui quasi duecento bambini, un tragico simbolo della barbarie nazifascista. Steinmeier ha ricordato la brutalità inenarrabile delle SS, descrivendo il massacro come un episodio di "cinque giorni d'inferno" in cui non fu risparmiata alcuna pietà.

Le testimonianze dei sopravvissuti, come quella di Anna Rosa Nannetti e Giovanna Monti, hanno reso la commemorazione ancor più intensa e toccante, evidenziando il valore della riconciliazione e del perdono. I due presidenti hanno infine sottolineato l'importanza di mantenere viva la memoria storica per le future generazioni, avvertendo che i conflitti attuali nel mondo richiedono una vigilanza costante contro il ripetersi di tali atrocità.

Anche l'ANPI ha ribadito che la strage di Marzabotto rappresenta un monito per l'Italia intera, invitando alla vigilanza democratica e alla partecipazione attiva nella lotta contro il nazifascismo.

Questo evento non è solo un tributo al passato, ma un richiamo a non dimenticare e a lottare per quei valori di pace e giustizia che oggi più che mai sono sotto attacco in molte parti del mondo. La cerimonia di Marzabotto non è solo un atto di memoria, ma un appello forte affinché la storia non ripeta i suoi errori atroci.