Stellantis: Uliano, produzione 2024 ai livelli del 1956 e le sfide future
2025-01-03
Autore: Maria
"Il 2024 sarà ricordato come l'anno nero di Stellantis." Queste le parole di Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim-Cisl, durante una conferenza stampa tenutasi a Torino. Uliano ha rivelato che, dopo due anni di crescita, l'azienda ha visto una diminuzione significativa nella produzione, con tutte le fabbriche in rosso. Le conseguenze sono gravi, con una perdita maggiore nel settore degli autoveicoli rispetto ai veicoli commerciali.
Secondo i dati forniti dalla Fim-Cisl, nel 2024 Stellantis ha prodotto solo 475.090 unità, segnando un calo del 36,8% rispetto all'anno precedente. Le auto sono scese a 283.090 unità, un impressionante -45,7%. Uliano ha sottolineato che bisogna tornare al 1956 per trovare un dato così basso di produzione.
Il segretario ha ulteriormente evidenziato come la riduzione della produzione sia stata un continuo peggioramento dall'inizio dell'anno, con cali che vanno dal 21% al 70%. Le previsioni negative espresse nei report delle scorse settimane si sono purtroppo concretizzate, con un impatto pesante sui volumi e un incremento nell'uso degli ammortizzatori sociali. Aiutando a alleviare la situazione, quasi 20.000 lavoratori sono stati interessati da chiusure anticipate e misure di sostegno.
Le sfide delineate per Stellantis non si fermano qui: l'azienda si trova ora a dover affrontare una serie di problematiche, tra cui l'adeguamento alle normative europee sulle emissioni, l'implementazione della transizione verso veicoli elettrici e le tensioni globali nella filiera produttiva. L'anno 2024 ha rivelato effetti devastanti, ma il futuro porta con sé la possibilità di una ripresa. Riuscirà Stellantis a rialzarsi da questa crisi e a innovare in un mercato in continua evoluzione?