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Steven Seagal si mette nei guai: "Pronto a morire per Putin" e la Russia lo manda in guerra!

2024-10-11

Autore: Matteo

Steven Seagal, l'attore 72enne che ha caratterizzato il panorama cinematografico degli anni '80 e '90, ha rilasciato dichiarazioni allarmanti che stanno già facendo il giro del mondo. "Pronto a morire per Vladimir Putin" ha affermato, mentre la Russia si prepara a coinvolgerlo in un conflitto contro l'Ucraina.

Diventato cittadino russo nel 2016, Seagal ha presentato di recente il suo ultimo documentario intitolato 'In nome della giustizia'. Con una carriera da ex star d'azione, Seagal ha progressivamente allontanato i suoi legami con gli Stati Uniti, dove è attualmente confrontato a gravi problemi legali, tra cui multe a cinque zeri per violazioni fiscali e accuse di violenza sessuale.

Nonostante i suoi problemi legali, Seagal ha trovato un nuovo ruolo come "Rappresentante speciale" per motivi culturali presso il Cremlino. Ha partecipato a varie cerimonie ufficiali al fianco di Putin, sostenendo con ardore l'invasione russa in Ucraina sin dal suo inizio. Nel documentario 'In nome della giustizia', Seagal ha visitato le zone occupate dalle forze russe, incluso il devastato territorio di Mariupol.

In una clip del documento, l’attore ha comunicato direttamente a Putin: "Ora vedremo quali sono i nostri compatrioti e i nostri amici e quali sono i nostri nemici. Io sarò sempre dalla parte del mio presidente e combatterò al suo fianco. Sono pronto a morire se necessario".

Queste affermazioni sollevano interrogativi preoccupanti sulle conseguenze della sua posizione filorussa e sull'eventuale coinvolgimento attivo nel conflitto. Seagal, da tempo figura controversa, continua a suscitare aspre critiche e un acceso dibattito sulle sue motivazioni e sul significato delle sue parole in un momento di crisi geopolitica.