Finanze

Stipendio fino a 3.500 euro al mese: perché nessuno vuole lavorare? L'allerta dell'imprenditore Bonassoli

2025-01-15

Autore: Marco

Danilo Bonassoli, amministratore unico di Albogroup, un'azienda di Lallio (Bergamo) che si sta preparando a lanciarsi in una nuova fase di crescita, è alla ricerca disperata di tre nuovi dipendenti: due operai e un manutentore. Al Corriere della Sera, Bonassoli ha dichiarato che la parte economica non è un problema, con stipendi che partono da 1.600 euro netti al mese per gli operai e che possono arrivare fino a 3.500 euro per il manutentore. Tuttavia, questi salari non sembrano sufficienti per attrarre i giovani italiani in cerca di lavoro.

Stranamente, la maggior parte delle persone che si presentano sono stranieri senza competenze, che fino ad ora sono riusciti a guadagnarsi da vivere solo con lavori saltuari e non specializzati. Questa situazione ha portato Bonassoli a esprimere la sua preoccupazione per la mancanza di interesse da parte dei giovani italiani per lavori che richiedono impegno e sacrificio.

L'azienda, composta da 15 dipendenti e con un fatturato previsto di 8 milioni di euro nel 2024, ha recentemente investito in una nuova linea di produzione, ma ha bisogno di personale al più presto per poterla attuare. Nonostante abbia provato a selezionare circa sessanta candidati, nessun italiano si è presentato. Questo sembra confermare la sua teoria: "I giovani tra i 25 e i 30 anni spesso preferiscono lavorare per brevi periodi, per poi fare affidamento sulla Naspi (indennità di disoccupazione) finché non trovano un altro impiego", spiega Bonassoli.

L'imprenditore ha notato che molti giovani tendono a restare a casa, magari sostenuti dai genitori fino ai 40 anni, piuttosto che accettare un lavoro che richieda loro di lavorare anche il sabato. Questo ha portato Bonassoli a considerare che l'unica soluzione per lui sia quella di rivolgersi a lavoratori più esperti, come quelli ultracinquantenni, che potrebbero avere una maggiore motivazione e voglia di lavorare. Tuttavia, comprende anche le resistenze di queste persone, che magari cercano solo di avvicinarsi alla pensione.

Cosa succederà se la situazione non cambia? Con il settore in continua evoluzione e la crescente domanda di manodopera specializzata, il rischio è che le aziende italiane possano subire un forte rallentamento. Una chiamata all’azione per i giovani: è ora di abbandonare la comodità del sussidio e prendere in mano il proprio futuro professionale!