La Decisione dei Giudici

La recente domanda di revisione presentata da Olindo Romano e Rosa Bazzi, attori protagonisti della tragica strage di Erba del 2006, è stata dichiarata inammissibile dai giudici della Corte d'Appello di Brescia. La decisione si basa su due principali motivazioni: la mancanza di novità e l'inefficacia delle nuove prove nel modificare il verdetto di responsabilità penale già emesso.

I Dettagli della Strage

La strage, che ha portato alla morte di quattro persone, incluso un bambino di due anni, ha scosso profondamente l'Italia. La richiesta di revisione presentata dal sostituto procuratore di Milano, Cuno Tarfusser, è risultata non solo carente di novità, ma anche formulata da un soggetto privo della legittimazione necessaria per farla. Secondo le informazioni fornite dai giudici, il sostituto procuratore non aveva ricevuto la delega per gestire questo tipo di procedimenti, che sono limitati all’avvocato generale, e la domanda è stata depositata in modo inadeguato.

Principio di Legalità e Competenza

I giudici, nelle loro motivazioni, hanno sottolineato la necessità di un'autorità competente per avviare tali richieste e hanno espresso chiaramente la loro intenzione di mantenere fermo il principio di legalità. La sentenza originale ha già subito un percorso legale molto complesso, con diversi gradi di giudizio e una determinazione inappellabile della colpevolezza della coppia.

Il Caso di Erba: Un'Ingiustizia Sostenuta?

La vicenda di Erba rimane una delle più controverse e dolorose della cronaca italiana. Mentre Olindo e Rosa continuano a professare la propria innocenza, il sistema giudiziario si è mostrato, fino ad ora, inamovibile nel confermare le condanne. Gli attivisti per i diritti civili e coloro che sostengono la revisione del caso continueranno a monitorare questo processo, in attesa di eventuali sviluppi futuri.