
Strage di piazza della Loggia: Marco Toffaloni condannato a 30 anni, un passo verso la giustizia
2025-04-03
Autore: Matteo
Marco Toffaloni, accusato di essere uno degli esecutori materiali della devastante strage di piazza della Loggia avvenuta il 28 maggio 1974, è stato condannato a 30 anni di carcere dal Tribunale per i Minorenni di Brescia. Questa sentenza, secondo fonti legali, accoglie integralmente la richiesta del pubblico ministero Caty Bressanelli, che aveva invocato la pena massima prevista per i minori.
L'attentato, che causò la morte di otto persone e oltre cento feriti, rimane una delle pagine più nere della storia italiana. Toffaloni, oggi cittadino svizzero, era solo sedicenne all'epoca dei fatti e sarebbe stato coinvolto insieme a Roberto Zorzi, un maggiorenne attualmente negli Stati Uniti e il cui processo è ancora in corso davanti alla Corte d'Assise di Brescia. Entrambi erano legati al movimento di estrema destra di Ordine Nuovo, e ci sono fotografie che li ritraggono in piazza della Loggia subito dopo la strage, dimostrando il loro coinvolgimento.
Nonostante la condanna, Toffaloni non sarà estradato in Italia, poiché secondo la legge svizzera il reato è prescritto. Questa sentenza rappresenta un'importante vittoria per le famiglie delle vittime e per i gruppi di advocacy dei diritti umani, che hanno lottato per decenni per la verità e per la giustizia. L'avvocato delle vittime ha dichiarato: "Questo è un passo significativo verso la verità e la giustizia che gli italiani meritano dopo tanti anni di silenzio e impunità".
La strage di piazza della Loggia resta un esempio emblematico della violenza politica che ha segnato l'Italia durante gli anni di piombo, e la condanna di Toffaloni riaccende un dibattito su giustizia, memoria e riconciliazione.