I gatti sono senza dubbio tra gli animali più affascinanti e misteriosi. Ma chi avrebbe mai pensato che il loro modo di muoversi potesse essere descritto da una formula matematica? Grazie al fisico spagnolo Anxo Biasi, ora abbiamo una nuova comprensione delle dinamiche che governano l'interazione tra gatti e umani, tutto basato su un'unica equazione!

Pubblicata sull’American Journal of Physics, questa innovativa formula di meccanica classica non è solo un modello, ma un vero e proprio teorema che spiega i misteri comportamentali dei nostri amici felini. Ad esempio, perché il tuo gatto ama stare a due metri di distanza? O perché sembra ignorare i tuoi richiami mentre corre velocemente in giro? La risposta è ora a portata di mano.

Biasi ha modellato il gatto come una “particella” attratta o respinta dalla presenza di un umano, simile alla forza gravitazionale in un sistema solare. I gatti, quindi, si muovono in base a 'potenziali' che determinano la distanza ideale da mantenere dall’essere umano e i momenti di esplosiva attività chiamati Frap, ovvero 'periodi di attività casuale freneticà'. Queste sudden burst of energy sono simili al movimento caotico delle particelle, trasformando il soggiorno di casa in una vera e propria pista da corsa!

Ma c'è di più! Secondo Biasi, i gatti hanno una “zona di comfort” che devono essere motivati a oltrepassare. Se il richiamo umano non è sufficientemente attraente, il tuo micio preferirà rimanere in orbita, mantenendo una distanza di sicurezza. Questo spiega anche quelle corse notturne che ci fanno sorridere o preoccupare: si tratta di un fenomeno naturale! Senza contare che il loro caratteristico “ronron” non è soltanto un segno d’affetto. Le vibrazioni ritmiche delle fusa funzionerebbero come un sistema di stabilizzazione, permettendo ai gatti di rimanere rilassati e statici sul grembo di chi li accarezza.

Dopo il noto 'Teorema dei gatti liquidi', Biasi ribadisce che questa ricerca è seria e utile per avvicinare i più giovani alla fisica. L'interazione fra gatti e umani può diventare un modo ludico e stimolante per insegnare concetti educativi di meccanica come punti di equilibrio e forze in gioco. La scienza e il mondo felino non sono mai stati così vicini: una straordinaria opportunità per reinterpretare il comportamento dei nostri compagni a quattro zampe, facendoci scoprire un universo invisibile ma affascinante dietro ogni movimento.