Le indagini sulla tragica morte di Fabiana Piccioni, la donna trovata seminuda e carbonizzata a Giulianova il 9 gennaio, hanno subito una clamorosa svolta. Secondo quanto riportato dall'Agi, i carabinieri di Teramo e Giulianova stanno realizzando perquisizioni e sequestri disposti dalla procura della Repubblica di Teramo, segno che la ricerca della verità sta accelerando.

È emerso che esiste un indagato nel caso, il che solleva inquietanti interrogativi su quanto accaduto nelle ultime ore di vita di Fabiana. Era una donna ben integrata nella comunità, e la sua prematura scomparsa ha lasciato amici e familiari in uno stato di shock.

Precedentemente alla sua morte, si è scoperto che Fabiana aveva assunto un mix mortale di cocaina e oppiacei che avrebbe causato un malore fatale. Purtroppo, il suo corpo è stato poi dato alle fiamme, da qualcuno ancora da identificare. Al momento della tragedia, erano anche scomparsi il suo cellulare, la borsa e la bici, testimonianze che potrebbero fornire indizi vitali per risolvere il caso.

Fabiana era scomparsa da casa il 2 gennaio, e il suo corpo è stato ritrovato dopo sette giorni da alcuni cacciatori che hanno avvertito le autorità. Fin dall'inizio, le forze dell'ordine hanno avviato una serrata serie di accertamenti e ascolti di testimoni e amici per cercare di ricostruire gli ultimi eventi che hanno portato alla morte. La comunità è in attesa di chiarimenti, e i dettagli dell'operazione di oggi saranno resi noti nel corso della giornata, alimentando la tensione e la paura tra i residenti di Giulianova.