Tensione alle stelle alla Camera: Fontana respinge le richieste delle opposizioni sulla manovra
2024-12-16
Autore: Maria
La situazione alla Camera dei deputati è scottante in queste ore, mentre le opposizioni intensificano le loro pressioni sulla maggioranza in merito alla manovra finanziaria. Una lettera indirizzata al presidente di Montecitorio, Lorenzo Fontana, ha sollecitato l'interruzione delle modifiche presentate in commissione Bilancio. Le opposizioni denunciano che le proposte sono troppe, eterogenee e, in effetti, creano un vero e proprio 'puzzle' legislativo difficile da analizzare entro i termini previsti. Infatti, la tabella di marcia prevede che l'esame in commissione si concluda martedì mattina, per poi portare il testo in Aula mercoledì, dove si prevede la votazione di fiducia per venerdì.
Fontana ha risposto con fermezza, riconoscendo la complessità delle modifiche, ma sottolineando che non è una novità e che le opposizioni hanno il diritto di intervenire per tutelare le proprie prerogative. Hanno la possibilità di presentare subemendamenti o di chiedere votazioni per parti separate.
Nella lettera, i leader di Pd, M5s, Italia Viva e Alleanza Verdi e Sinistra esprimono il loro disappunto per l'emendamento ritenuto "estremamente eterogeneo", che spazia dalla fiscalità diretta e indiretta a interventi in materia di sanità, fino a misure per il Mezzogiorno e modifiche nel campo della giustizia tributaria. Fontana ha già intervenuto per fermare un maxiemendamento, suddividendolo in tre parti, nel tentativo di renderlo più coerente.
Le novità non mancano: tra le modifiche più significative emerge l’aumento del tetto delle detrazioni per le spese per le scuole paritarie, che passa da 800 a 1.000 euro. Questo provvedimento, richiesto da Noi Moderati, è visto dal Movimento 5 Stelle come un privilegio per chi è già in grado di sostenere costi per l'istruzione privata. Un'altra modifica proposta dalla Lega esclude gli investimenti in start-up e PMI innovative dal tetto delle detrazioni e conferma l'esclusione delle spese sanitarie e degli interessi sui mutui.
Inoltre, si prevede un ampliamento della platea della flat tax per i lavoratori dipendenti, innalzando da 30.000 a 35.000 euro il limite di reddito sotto il quale si può beneficiare di agevolazioni per il lavoro autonomo.
Ma nonostante le critiche e le richieste di modifica, sembra che la norma che equipara gli stipendi dei ministri non eletti a quelli dei parlamentari rimarrà invariata. Per le regioni, sono previste nuove risorse, con un fondo straordinario di 45 milioni di euro per potenziare i servizi sociali e 5 milioni di euro aggiuntivi per i comuni in difficoltà finanziaria.
In un mondo sempre più attentivo ai diritti e alla legalità, è previsto anche un incremento di 5 milioni di euro per il Fondo per la legalità e per la protezione degli amministratori locali vittime di atti intimidatori, valido per il 2025 e il 2026. Per far fronte alla crisi sanitaria della Regione Molise, sarà stanziato un ulteriore fondo di 45 milioni di euro. Infine, si introduce una norma per combattere i "furbetti" della Naspi, stabilendo requisiti minimi di lavoro nel nuovo impiego dopo dimissioni volontarie, un provvedimento pensato per contrastare le pratiche scorrette nel mondo del lavoro.
In un clima di crescente tensione e instabilità, resta da vedere come evolveranno le dinamiche parlamentari nei prossimi giorni.