'Terribile aggressione a Bressanone: giovane italiano picchiato da gruppi locali'
2025-01-15
Autore: Marco
Sabato scorso, un giovane di 18 anni è stato aggredito brutalmente a Bressanone da un gruppo di coetanei sudtirolesi mentre si trovava all'esterno del Forum, dove si stava svolgendo il tradizionale "Maturaball". Secondo le testimonianze, il giovane è stato colpito con pugni e calci in faccia mentre era a terra, privo di difese, e gli aggressori lo deridevano urlando insulti come 'sporco italiano'. Questo inquietante episodio è stato ripreso in un video che ha rapidamente fatto il giro dei social network, sollevando polemiche e indignazione a livello nazionale.
Le immagini dell'aggressione sono arrivate anche al padre della vittima, il quale ha descritto la violenza in modo agghiacciante, affermando che il ragazzo è stato trattato "come una palla da calcio". Nessuno in quell'angolo affollato ha avuto il coraggio di intervenire per fermare l'aggressione; molti erano occupati a scattarsi selfie mentre il giovane si trovava in difficoltà. Il padre ha rivelato che il figlio stava cercando di difendere un amico più giovane da una situazione di bullismo quando è scattata la violenza.
L'esito dell'aggressione è stato devastante: il ragazzo ha riportato un trauma cranico e fratture all'orbita e al setto nasale. Nel frattempo, il deputato di Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì, ha espresso la sua indignazione, affermando che un tale episodio non può passare inosservato e richiede una condanna chiara da parte di tutte le forze politiche. Ha evidenziato come nel 2025 siano ancora presenti episodi di intolleranza proprio in Alto Adige, un territorio con una complessa storia linguistica ed etnica.
Urzì ha anche sottolineato l'importanza di riconoscere che il ragazzo aggredito non è un semplice rappresentante della comunità italiana, ma una giovane persona che vive un'identità complessa e multifacetica, sfidando le etichette predeterminate. La violenza su di lui non è solo un attacco fisico, ma un riflesso di un pregiudizio radicato che molti speravano fosse stato superato nel tempo. Quello che è accaduto a Bressanone deve servire da campanello d'allarme per le istituzioni e per la società, affinché si impegnino a combattere ogni forma di discriminazione e intolleranza.