Tecnologia

Tesla in crisi: dazi e reputazione minacciano il futuro, mentre Musk alza la voce!

2025-04-07

Autore: Maria

3' di lettura

Il titolo Tesla vive una giornata di autentico caos in Borsa, oscillando dal -10% all'avvio, recuperando fino al +3% e infine chiudendo a -2,56%. Gli scambi a Wall Street mostrano la fragilità del mercato con Elon Musk che ha scosso nuovamente le acque, pubblicando su X un video del Nobel per l'economia Milton Friedman risalente agli anni '80, intitolato "Free to Choose". In questo filmato, Friedman illustra come anche un oggetto semplice come una matita richieda la collaborazione di migliaia di persone in tutto il mondo, sottolineando il valore del commercio libero nonostante differenze culturali e linguistiche. Questo post è stato visto come un attacco diretto alle politiche protezionistiche di Donald Trump, con Musk che nei giorni scorsi aveva auspicato per gli Stati Uniti e l'Europa una "situazione a dazi zero".

Intanto, le tensioni non si placano. Peter Navarro, consigliere della Casa Bianca e sostenitore delle nuove tariffe doganali, ha attaccato Musk apostrofandolo come "assemblatore di automobili", rispondendo a un tweet in cui Musk criticava il suo dottorato in economia ad Harvard. Navarro ha affermato che "quando si tratta di tariffe e commercio, Elon non è un produttore di automobili, ma un assemblatore di automobili", rimarcando la provenienza globale di molti componenti delle vetture Tesla, provenienti da Giappone, Cina e Taiwan. La frattura tra le visioni di Musk e quelle dell'amministrazione Trump sta diventando sempre più evidente, lasciando intravedere un potenziale deterioramento delle relazioni.

Nel frattempo, il valore delle azioni Tesla è calato drasticamente, dimezzando i massimi toccati a dicembre. Durante le contrattazioni, il titolo ha toccato i 214 dollari, minimi da un anno, nettamente al di sotto della soglia dei 235 dollari, considerati da Howard Lutnick, segretario al Commercio americano, come il limite oltre il quale non ci si sarebbe dovuti spingere. Non lontano in termini temporali, Musk aveva esortato i dipendenti a non vendere le azioni durante una diretta streaming, accendendo però una nuova ondata di vendite dopo una clamorosa revisione delle previsioni di Wedbush, nota per essere tra le più positive riguardo il titolo Tesla. Questa situazione critica potrebbe rappresentare una "tempesta perfetta" per la casa automobilistica, mentre gli investitori restano in allerta sulla direzione futura dell'azienda e sui possibili impatti delle politiche commerciali di Trump.