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Tg1, il leader ribelle siriano Al Jolani: 'Il futuro della Siria è nelle mani del popolo'

2024-12-20

Autore: Matteo

Il futuro della Siria è finalmente alla portata del popolo, secondo Abu Mohammed Al-Jolani, il carismatico leader dei ribelli dell'HTS, il cui movimento ha sfidato il regime di Assad a Damasco. Durante un'intervista esclusiva con l'inviato del Tg1, Leonardo Zellino, Al-Jolani ha espresso la sua visione audace per un nuovo futuro politico del Paese.

"Ogni popolo deve avere la libertà di decidere del proprio destino", ha affermato Al-Jolani, sottolineando che la transizione politica attuale rappresenta solo la prima fase verso un Congresso Nazionale Generale. Questa assemblea avrà il compito cruciale di creare commissioni costituenti formate da esperti in grado di stabilire una giurisdizione chiara e decidere che forma assumerà finalmente lo Stato siriano.

Ma c'è un ostacolo significativo: quasi la metà della popolazione siriana vive all'estero e molti di loro non possiedono legami giuridici con la loro patria a causa delle restrizioni imposte dal regime precedente. Al-Jolani ha enfatizzato l'importanza di un nuovo censimento che consenta di contattare e coinvolgere gli espatriati nel processo elettorale. "Quando il Ministero degli Esteri inizierà a lavorare per il censimento, avrà bisogno di tempo per raccogliere informazioni e garantire che nessun siriano venga escluso dalle prossime elezioni", ha aggiunto.

Al-Jolani ha anche commentato le preoccupazioni riguardo all'eventualità di un nuovo califfato sotto il controllo dei jihadisti: "Il nostro obiettivo è garantire i diritti di tutte le comunità, non solo di una parte della popolazione. Vogliamo un futuro di pace e stabilità per ogni cittadino siriano. La Siria ha bisogno di ripartire e questo è il momento giusto per farlo".

Con queste parole, Al-Jolani ha lanciato un messaggio forte e chiaro: la vera libertà e democrazia in Siria sono possibili solamente attraverso la partecipazione attiva del popolo. Presto, i siriani potrebbero avere un'opportunità storica di esercitare il loro diritto di voto, a condizione che i presupposti per il nuovo censimento vengano rispettati e implementati.