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The Atlantic Rivela le Conversazioni Segrete dell'Attacco Usa agli Houthi

2025-03-26

Autore: Giulia

Il 25 marzo, The Atlantic ha svelato una conversazione interna tra i massimi esponenti dell’amministrazione Trump, pubblicando testualmente i dettagli di una chat avvenuta su Signal, un’app di messaggistica criptata. Non si tratta di indiscrezioni o rumor, ma di piani militari discutibili da funzionari di alto livello come il vicepresidente J.D. Vance, il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il direttore dell’intelligence John Ratcliffe. La ragione di questa incredibile fuga di notizie? Il giornalista Jeffrey Goldberg, direttore di The Atlantic, è stato accidentalmente incluso nella chat segreta.

Questa è diventata subito nota come la fuga di notizie più assurda dell’anno. L’errore è stato causato da Michael Waltz, Consigliere per la Sicurezza Nazionale, che ha involontariamente aggiunto Goldberg al gruppo di chat “Houthi PC small group” progettato per discutere di un’operazione aerea contro obiettivi Houthi in Yemen. Così, per ore, Goldberg ha assistito a briefing operativi dettagliati su un attacco imminente, il tutto mentre l’amministrazione Trump dichiarava che le informazioni condivise non erano classificabili ma comunque di natura sensibile.

Il contenuto della chat era ricco di dettagli operativi: dal decollo di tipi di aerei come gli F-18, al lancio di droni MQ-9, fino ai timings dei missili Tomahawk in partenza dalle navi americane. Tutto ciò veniva comunicato in un’atmosfera informale, con messaggi in maiuscolo come “TEAM UPDATE” e lo stesso vicepresidente Vance che scriveva di aver “pregato per i nostri guerrieri”.

Dopo aver ricevuto una serie di smentite da esponenti dell’amministrazione, The Atlantic ha preso una decisione editoriale coraggiosa: pubblicare integralmente la chat, oscurando solo un nome sensibile fornito dalla CIA, nonostante l’agenzia avesse dichiarato che non era un agente sotto copertura. La testata giornalistica ha motivato la sua scelta con l’affermazione che il contenuto rappresentasse una fotografia autentica di come la nuova amministrazione Trump gestisce la sicurezza nazionale, con informalità e rapidità, ma anche con una certa dose di disinvoltura.

Questo episodio solleva interrogativi cruciali sulla trasparenza e l’affidabilità delle comunicazioni all’interno di un’amministrazione. È un segnale allarmante di come la tecnologia possa sfuggire di mano, rendendo facile l’accesso a informazioni sensibili che potrebbero compromettere la sicurezza nazionale. I cittadini statunitensi e la comunità internazionale osservano ora con attenzione le ripercussioni di tale episodio, chiedendosi quali siano le reali procedure di sicurezza alla base delle decisioni critiche.