Torino in Fiamme: Gli Studenti Scendono in Pista tra Scontri e Manifestazioni Arrabiate!
2024-12-13
Autore: Chiara
Un'altra giornata di intensa mobilitazione studentesca ha avuto luogo a Torino, venerdì 13 dicembre. Il raduno è iniziato alle 9:30 in piazza XVIII Dicembre, con studenti e attivisti che si sono riuniti per protestare contro "la militarizzazione delle università e i tagli alla ricerca". La manifestazione ha subito preso una piega tumultuosa, caratterizzata da atti di vandalismo come il lancio di uova contro la sede degli industriali, e scontri diretti con le forze di polizia che vigilavano sugli accessi degli uffici Leonardo.
Gli organizzatori sono principalmente collettivi dell'Intifada e gruppi sociopolitici pro Palestina. Un centinaio di studenti ha passato la notte a Palazzo Nuovo e ha bloccato le lezioni come atto di sostegno allo sciopero generale. Anche se volevano inviare un messaggio forte, sembrano essere intenzionati a evitare occupazioni prolungate come quelle della scorsa primavera.
Tensioni al Politecnico
Scontri violenti si sono verificati nei pressi del Politecnico, dove i manifestanti hanno tentato di accedere all'ateneo. Bloccati dalla polizia antisommossa, la situazione è degenerata con studenti che lanciavano pietre e facendosi sentire con urla di protesta. Una studentessa, con la corona d’alloro in testa, ha esclamato: "Perché c’è tutto questo caos? Devo rovinare le mie lauree…", mentre altri denunciavano l’uso della forza da parte della polizia.
Corteo Senza Avvisi
L'organizzazione del corteo è stata criticata per non aver presentato preavvisi formali alla questura, e il prefetto Donato Giovanni Cafagna ha lanciato un appello per mantenere il decoro della città. Intanto, nella notte, i cancelli del cantiere della Città dell'Aerospazio sono stati chiusi con lucchetti e catene, con uno striscione che esprimeva: "Soldi alla formazione. Boicottare la guerra".
Un Inverno di Mobilitazione
Circa 300 studenti hanno sfilato dietro a uno striscione che proclamava "Boicottiamo la guerra!", promettendo un "inverno caldo", con mobilitazioni negli istituti scolastici per far sentire la loro voce. Hanno fermato il corteo davanti all'Ufficio scolastico regionale, contestando il ministro Valditara e la riforma scolastica, che considerano oppressiva.
Polemica sull'Alternanza Scuola-Lavoro
Durante la manifestazione, gli studenti hanno ripetuto la loro opposizione all’alternanza scuola-lavoro, evidenziando le tragedie di Lorenzo e Giuseppe, due studenti morti in incidenti durante stage aziendali. Hanno gridato contro lo sfruttamento dei giovani e chi ha tentato di forzarli a lavorare senza compenso, promettendo che continueranno a lottare per i loro diritti.
La protesta non è solo una questione di educazione, ma un grido collettivo che chiede un cambiamento radicale nelle politiche che li riguardano. Gli studenti di Torino promettono di continuare a far sentire la loro voce e di non lasciare che le loro istanze vengano ignorate.