Tornato a casa l'italiano sopravvissuto all'attacco di uno squalo a Marsa Alam
2025-01-02
Autore: Giulia
Peppino Fappani, un odontotecnico di 69 anni originario di Soncino, in provincia di Cremona, è finalmente tornato in Italia dopo l'attacco di uno squalo avvenuto il 29 dicembre in Egitto. L'incidente, che ha portato alla tragica morte di Gianluca Di Gioia, un romano di 48 anni, ha lasciato il suo segno non solo sulle vittime, ma anche sui testimoni.
Peppino è atterrato a Milano la scorsa notte ed è subito stato sottoposto a controlli clinici per valutare le sue ferite. La figlia, Cristina, ha riferito che il padre è profondamente provato dalla situazione e sta lottando con i ricordi dell’incidente: "Papà ha assistito alla morte di un uomo davanti ai suoi occhi – ha dichiarato – e continua a riflettere su quanto accaduto, ma fisicamente sta bene".
La famiglia ha deciso di mantenere un basso profilo, chiedendo privacy per consentire a Peppino di riprendersi. “Papà non se la sente di parlare ora, speriamo di avere un po’ di tempo per affrontare tutto questo”, ha aggiunto Cristina, sottolineando la fragilità emotiva del genitore.
Anche Gabriele Gallina, il sindaco di Soncino, ha espresso il suo supporto per la famiglia, sottolineando la necessità di dare a Peppino lo spazio e la tranquillità necessari per guarire dalle ferite fisiche e psicologiche. La comunità locale sta mostrando grande solidarietà, con molti residenti che si offrono di aiutare la famiglia in questo momento difficile.
Nel frattempo, l'attacco ha richiamato l'attenzione sui rischi legati all'immersione in mare e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di balneazione. Le autorità egiziane potrebbero rivedere le misure di sicurezza per prevenire futuri incidenti simili e garantire che i turisti possano godere della loro vacanza senza timori.
La storia di Peppino è una testimonianza della fragilità della vita e della resilienza umana, che allerta e unisce la comunità in un difficile momento di dolore e introspezione.