Marco Magrin, un uomo di 53 anni originario di Treviso, è stato trovato morto nel garage del condominio dove risiedeva, un tragico epilogo che ha colpito la comunità locale. Da oltre un mese, Marco viveva in queste condizioni anguste dopo essere stato sfrattato dall'appartamento che condivideva con la sua ex compagna. La sua vita, segnata da difficoltà e solitudine, si è conclusa in maniera drammatica: stroncato da un infarto, è stato trovato disteso su un fianco, ancora indossando il suo giubbotto e il berretto di lana, simboli di un uomo che ha lottato contro le avversità della vita.

La situazione di Marco è emersa quando alcuni amici, preoccupati per la sua mancanza di comunicazioni, hanno deciso di intervenire e chiedere aiuto. I vigili del fuoco, allertati dai loro richiami, sono giunti sul posto insieme ai carabinieri e ai soccorritori del Suem 118. Tuttavia, al loro arrivo, è stato immediatamente evidente che non c'era nulla da fare per salvare Marco.

Questa tragica vicenda mette in luce le difficoltà che molte persone, spesso invisibili, affrontano quotidianamente nella nostra società. Non è solo una storia di sfratto, ma una chiamata a riflettere su temi come l'emarginazione sociale, la povertà e il bisogno di una rete di supporto più forte per chi si trova in situazioni vulnerabili. La comunità di Treviso ora si domanda come possa prevenire simili drammi in futuro e come possa supportare chi, come Marco, si ritrova in condizioni critiche. La sua storia deve servire da monito e stimolo per un cambiamento.