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Tragedia ad Ercolano: Esplode un deposito illegale di fuochi d'artificio, tre giovani perdono la vita

2024-11-18

Autore: Sofia

Un forte boato ha squarciato la quiete di Ercolano e dei comuni limitrofi alle pendici del Vesuvio, seguito da una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.

La scia di distruzione ha avuto inizio in via Patacca, dove un deposito abusivo di fuochi d'artificio è esploso, portando con sé la vita di tre giovani: un ragazzo di 18 anni e due gemelle di 26 anni.

Le autorità stanno ancora tentando di confermare l’identità delle vittime a causa delle gravi condizioni dei corpi.

L'esplosione si è verificata mentre i tre giovani erano al lavoro nel loro primo giorno, in un ambiente improvvisato per confezionare fuochi in vista delle celebrazioni di Capodanno.

Secondo le ricostruzioni, il deposito era stato allestito nel fine settimana precedente, e oggi dopo la pausa pranzo, tutto è andato drammaticamente storto.

Presumibilmente, l'elevato numero di materiali infiammabili ha causato l'esplosione.

La signora Anna Campagna, parente di uno dei ragazzi, racconta l'angoscia di quel momento: «Ci hanno avvisato i carabinieri, dicendoci che era scoppiata la fabbrica di fuochi d'artificio dove si trovava mio genero con le due ragazze.

Era il loro primo giorno di lavoro e mi aveva chiamato poco prima per dirmi che stava mangiando un panino con loro.

Non sapevo nulla di questa attività illegale».

Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha descritto la scena di caos e devastazione, sottolineando l'assenza di qualsiasi autorizzazione da parte delle autorità locali per la produzione di fuochi.

«Quello che mi frantuma il cuore è che dei giovani non possono morire in questo modo.

Dobbiamo insegnare loro che il rispetto delle regole e della legalità è fondamentale per evitare simili tragedie in futuro», ha dichiarato il sindaco.

Questa tragedia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e sulla legalità dell’attività di produzione di fuochi d'artificio, da tempo al centro delle preoccupazioni delle autorità locali,

che denunciano la proliferazione di attività illegali nei settori più rischiosi.

Oltre a piangere le vittime, la comunità si interroga sul futuro e sulla necessità di garantire un ambiente più sicuro per i giovani.