Salute

Tragedia dal Congo: uomo muore in Veneto per febbre emorragica

2024-12-17

Autore: Francesco

Un grave e sospetto caso di morte per febbre emorragica è emerso in Veneto, dove un uomo di 55 anni, di origini congolesi e recentemente tornato da un viaggio in Congo, è deceduto. Residenti nella provincia di Treviso, le autorità sanitarie locali hanno immediatamente attivato indagini per determinare l'origine della malattia, collaborando con l'ospedale Spallanzani di Roma.

Secondo la Regione Veneto, in accordo con il Ministero della Salute, sono state attuate le misure necessarie per garantire la salute pubblica. L'unico contatto conosciuto del paziente è stato messo in isolamento fiduciario al proprio domicilio, al fine di prevenire eventuali contagi.

Il ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo ha dichiarato che la malattia, che ha recentemente colpito la regione di Panzi, è stata identificata come "una forma grave di malaria". Notizie recenti riportavano un alto numero di decessi, con ben 143 persone uccise dalla malattia nel mese di novembre nella provincia di Kwango.

Il mistero dietro questo focolaio sembra ora più chiaro, poiché le autorità congolesi hanno confermato che la malattia si manifesta come una grave forma respiratoria, aggravata dalla malnutrizione dei pazienti.

Tuttavia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato di non aver ancora raggiunto una conclusione definitiva riguardo alla causa della malattia che ha già fatto molte vittime in Congo. Sono attualmente in corso test di laboratorio, e campioni sono stati inviati all'OMS a Kinshasa per ulteriori analisi. Questi ritardi sono stati attribuiti alla distanza, essendo Panzi situata a 48 ore di auto dalla capitale.

Nel frattempo, il ministro della Salute provinciale, Apollinaire Yumba, ha dichiarato che i farmaci antimalarici forniti dall'OMS sono già in distribuzione nei principali ospedali e centri sanitari della regione di Panzi, mentre si prevede l'arrivo di ulteriori kit sanitari per gestire i casi critici.

Questo tragico evento evidenzia l'urgenza di monitorare e comprendere meglio le emergenze sanitarie nelle regioni vulnerabili, oltre all'importanza di un rapido intervento internazionale in caso di epidemie.