Tragedia in autostrada: un operaio muore investito da un camion, i sindacati chiedono verità
2025-01-10
Autore: Alessandra
Oggi pomeriggio la A-14 è stata teatro di un drammatico incidente mortale, avvenuto in corsia sud all'altezza di Cesena. Un tamponamento tra due camion ha coinvolto un veicolo dell'Anas, con operai in appalto a bordo, che ha portato alla morte di un lavoratore. La notizia ha sconvolto la comunità e sollevato preoccupazioni sulla sicurezza sul lavoro e sulle strade italiane.
I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno immediatamente rilasciato una nota unitaria in cui esprimono le loro condoglianze ai familiari della vittima e ai colleghi, evidenziando l'urgenza di valutare la dinamica dell'incidente e le responsabilità coinvolte. "È inaccettabile che incidenti del genere continuino a verificarsi. È indispensabile un'inversione di rotta per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori", affermano i rappresentanti sindacali.
In particolare, i sindacati denunciano che le misure per la sicurezza stradale e sul lavoro non sono sufficienti e spesso non vengono rispettate. "Le norme esistenti devono essere applicate rigorosamente a tutti, inclusi i gestori delle infrastrutture, le imprese appaltatrici e le aziende esecutrici. Non possiamo più assistere in silenzio a simili tragedie", dichiarano.
In questo contesto, i sindacati chiedono un intervento nazionale decisivo, che preveda l'assegnazione di ulteriori risorse per migliorare i controlli e la prevenzione. È essenziale che la piattaforma presentata da Cgil, Cisl e Uil al tavolo provinciale sulla salute e sicurezza sul lavoro ottenga attuazione, per garantire maggiori tutele e tutelare le vite dei lavoratori. La società deve unirsi per garantire che ogni sforzo possibile venga messo in atto per prevenire simili incidenti in futuro.
Questa tragica vicenda dimenticata dall'opinione pubblica è solo l'ultimo esempio della necessità urgente di una riforma nella cultura della sicurezza sul lavoro in Italia.