Tragedia in ospedale: 8 giorni su una barella, la denuncia dei familiari di una paziente a Palermo
2024-12-22
Autore: Francesco
Maria Ruggia, 76 anni, è deceduta all'ospedale Ingrassia di Palermo dopo essere stata costretta a rimanere su una barella del pronto soccorso per ben otto giorni. La donna, originaria di Menfi ma residente a Palermo, è stata trasportata in ospedale il 10 dicembre ma solo il 19 dicembre è stata finalmente trasferita a Medicina Generale, quando la sua condizione era già molto grave. Il giorno successivo, il 20 dicembre, è purtroppo spirata. Secondo il certificato necroscopico, il decesso è stato causato da un arresto cardiocircolatorio in un contesto di shock settico e insufficienza multiorgano.
I familiari di Maria denunciano che le condizioni in cui è stata ricoverata erano "assolutamente incompatibili" con il suo stato di salute: era infatti paziente oncologica, con una cardiopatia e un carcinoma mammario, e dipendeva da un pacemaker. La figlia, Romina Gelardi, ha presentato una denuncia ufficiale, chiedendo alla Procura di indagare sulle possibili responsabilità riguardo alla morte della madre. La polizia ha già avviato le indagini, sequestrando le cartelle cliniche e la salma, che sarà sottoposta ad autopsia presso l'istituto di medicina legale.
"È inaccettabile che una paziente così vulnerabile debba rimanere per otto giorni su una barella al pronto soccorso prima di essere ricoverata in un reparto adeguato. La storia di Maria è solo uno dei tanti esempi della situazione drammatica che vivono i cittadini siciliani nei nosocomi", ha dichiarato Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, che ha documentato con foto e testimonianze le criticità negli ospedali siciliani.
Faraone ha aggiunto: "Abbiamo chiesto ripetutamente interventi urgenti, ma nonostante gli appelli, nulla è cambiato, anzi la situazione sembra solo peggiorare. Le istituzioni devono affrontare questa emergenza, invece di rimanere indifferenti di fronte alla sofferenza di un intero sistema sanitario sempre più trascurato."
Questa tragica vicenda riporta alla luce le gravi carenze del sistema sanitario in Sicilia, lanciando un appello urgente per riforme che garantiscano un'assistenza adeguata e tempestiva a tutti i pazienti.