Scienza

Tragedia nel mondo della scienza: Giancarlo Comi, il neurologo di fama mondiale, ci lascia in un drammatico malore

2024-11-27

Autore: Luca

Una fatalità ha spezzato la vita di Giancarlo Comi, uno dei più brillanti neurologi italiani, mentre stava condividendo il suo sapere durante un convegno. L’illustre docente, che vantava 76 anni di vita, era una figura centrale nella neuroscienza e il suo improvviso malore ha lasciato la comunità scientifica in uno stato di incredulità e dolore.

Professore Onorario di Neurologia all'Università Vita Salute San Raffaele e Direttore scientifico di "Human Brains" della Fondazione Prada, Comi si era guadagnato un posto di rilievo per i suoi studi sulla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la sclerosi multipla (SM). Un uomo che ha dedicato decenni della sua vita alla ricerca e al trattamento di malattie neurologiche, apportando un contributo fondamentale alla medicina moderna.

La Fondazione Prada aveva organizzato una mostra e un convegno dedicati alle malattie neurodegenerative, eventi che Comi avrebbe presieduto dopodomani. La notizia della sua morte ha colpito duramente organizzazioni come l'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA), che ha sottolineato il suo ruolo cruciale come pioniere nella ricerca neurologica.

Nel 2004, Comi fondò l'Istituto di Neurologia Sperimentale presso l'IRCCS San Raffaele, un centro d’avanguardia che ha diretto fino alla sua morte, contribuendo in modo significativo alla scienza internazionale. Dal 2013, ha ricoperto ruoli chiave nella European Charcot Foundation e nella Progressive Multiple Sclerosis Alliance, catalizzando importanti sforzi scientifici per migliorare le terapie per la sclerosi multipla progressiva.

Il suo impegno lo ha portato a ottenere numerosi riconoscimenti, tra cui il Charcot Award della MS International Federation e l’Ambrogino d'oro del Comune di Milano. Comi era socio onorario di varie società neurologiche europee e internazionali, consolidando ulteriormente la sua reputazione come un leader rispettato nella comunità scientifica.

In totale, ha pubblicato oltre 1.000 articoli di ricerca ed è stato relatore in più di 600 convegni, diffondendo le ultime scoperte scientifiche a livello globale. La sua morte rappresenta una perdita incommensurabile non solo per i colleghi e gli studenti, ma anche per milioni di pazienti le cui vite ha toccato attraverso la sua dedizione e i suoi sforzi.

Roberto Burioni, professore di Virologia, ha espresso il suo dolore per la perdita di un amico e collega, sottolineando come Comi fosse un faro di intelligenza e innovazione nel suo campo. "Perdiamo un riferimento insostituibile nella comunità scientifica", ha dichiarato Burioni. Comi, pochi giorni prima di scomparire, lo aveva contattato per un imminente evento dedicato alla sclerosi multipla, una malattia alla quale ha dedicato gran parte della sua vita.

L’eredità di Giancarlo Comi vivrà attraverso i progressi che ha contribuito a realizzare e gli innumerevoli professionisti che ha ispirato. La sua dedizione alla scienza e alla salute degli altri rimarrà un esempio luminoso per le future generazioni di neurologi e ricercatori.