Il caos ferroviario ha colpito Milano lo scorso sabato 11 gennaio, con un guasto alla linea aerea di alimentazione che ha causato ritardi e cancellazioni per ore.

L'inconveniente è iniziato alle 7 del mattino, paralizzando le principali arterie ferroviarie: Milano-Genova, Milano-Venezia e Milano-Bologna. La circolazione è stata ripristinata solo intorno alle 15, dopo un intervento tecnico che si è concluso con successo. Reti ferroviarie italiane (Rfi) ha confermato che non si è trattato di un atto doloso, ma di un incidente, presumibilmente causato da un malfunzionamento del pantografo di un treno che ha provocato danni alla linea elettrica.

Le conseguenze sono state pesanti: treni ad alta velocità, Intercity e regionali hanno subito ritardi, cancellazioni e riorganizzazioni dei servizi. Alcuni dei treni più colpiti includono il FR 9304 da Napoli a Torino e il FR 9515 da Milano a Salerno, con migliaia di viaggiatori bloccati o costretti a rinunciare ai loro spostamenti.

Per i passeggeri in difficoltà, Trenitalia ha annunciato rimborsi integrali per coloro che non sono riusciti a partire o arrivare a destinazione. Questa misura è stata accolta con sollievo da molti viaggiatori, desiderosi di recuperare almeno parte del costo del viaggio.

In un periodo già afflitto da problemi logistici, questo ulteriore disagio ha destato preoccupazioni tra gli utenti, riportando alla luce la necessità di modernizzare le infrastrutture ferroviarie. Si stima che oltre 20.000 passeggeri siano stati colpiti dalla situazione, un campanello d'allarme per la gestione dei servizi pubblici in Italia.

Sebbene il guasto sia stato risolto, le ripercussioni sulla fiducia del pubblico nei servizi ferroviari potrebbero persistere e spingere le autorità a rivedere le priorità nella manutenzione delle linee. La difficoltà di spostarsi in treno attorno a Milano è un problema da affrontare con urgenza, e i viaggiatori sono sempre più impazienti di vedere miglioramenti nella qualità e nell'affidabilità del servizio ferroviario.