Scienza

Trionfo dell'Agenzia Spaziale Italiana: lanciata la costellazione HERMES Pathfinder!

2025-03-15

Autore: Francesco

Questa mattina alle 7:43 ora italiana, l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha raggiunto un traguardo significativo con il lancio della costellazione HERMES Pathfinder (High Energy Rapid Modular Ensemble of Satellites). La missione, realizzata grazie a SpaceX e il suo vettore Falcon 9 dalla Vandenberg Space Force Base in California, ha finalmente portato in orbita sei innovativi Cubesat progettati per rivoluzionare l’astrofisica.

Questa costellazione, che opera su un'orbita eliosincrona ad un'altitudine di circa 500-520 km, si distingue per la sua capacità di monitorare eventi astronomici casuali, come i lampi di raggi gamma, avvisando in tempi rapidissimi la comunità scientifica. Dopo il lancio, i sei nanosatelliti verranno dispiegati gradualmente, con uno al giorno, per ottimizzare le operazioni di monitoraggio.

Il progetto HERMES ha visto la luce grazie al finanziamento dell'ASI, con un forte contributo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Cagliari. Obiettivo principale della missione è dimostrare l'efficacia del cosiddetto "sensore distribuito" nello spazio, creando una rete di rilevamento ad alta tecnologia e a basso costo.

Il Presidente dell'ASI, Teodoro Valente, ha celebrato il lancio come un grande successo della comunità spaziale italiana, evidenziando i recenti progressi nel settore a livello internazionale. "HERMES rappresenta una pietra miliare nel dispiegamento di piccoli satelliti Cubesat, capaci di contribuire in modo significativo alla ricerca scientifica", ha affermato Valente.

Roberto Ragazzoni, Presidente dell'INAF, ha sottolineato che questa costellazione segna una novità in cui piccoli satelliti possono operare insieme per fornire dati equivalenti a quelle di un enorme telescopio. La missione non solo sfrutta tecnologie già esistenti, ma per la prima volta applica queste tecniche utilizzando nanosatelliti per rilevare radiazioni X e gamma provenienti da lontane galassie.

Il Politecnico di Milano ha rivestito un ruolo cruciale nel progetto, coordinando la progettazione e integrando i satelliti utilizzando le proprie attrezzature. Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico, ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione tra accademia e industria, che è stata essenziale per il successo della missione.

Le sei unità della costellazione HERMES Pathfinder sono state progettate e integrate nei laboratori del Politecnico di Milano, mentre i payload a raggi X/gamma sono stati sviluppati in collaborazione con l’INAF e la Fondazione Bruno Kessler. Grazie a importanti partnership internazionali, tre dei Cubesat sono stati realizzati nell'ambito del progetto HERMES-SP, finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea.

La costellazione HERMES è in grado di monitorare quasi tutto il cielo, trasformando rapidamente le osservazioni in dati disponibili per la comunità scientifica. Questa comunicazione veloce è garantita da un collegamento continuo con la costellazione Iridium e una rete di stazioni di terra dedicate, incluse quelle in Australia.

In questo modo, il MOC della missione, gestito dalla ALTEC S.p.A. di Torino, e il SOC presso il Space Science Data Center a Roma, garantiscono un’operatività efficiente e capillare.

Questa iniziativa rappresenta un passo decisivo per l'Italia nel campo delle tecnologie spaziali, promettendo importanti scoperte nel futuro dell'astronomia e oltre. Il mondo scientifico guarda con grande attesa i risultati che HERMES sarà in grado di fornire, aprendo la strada a nuove modalità di osservazione del nostro vasto e misterioso universo.