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Trump cerca un accordo tra Ucraina e Russia, ma Putin alza la voce contro l'Occidente

2024-12-16

Autore: Francesco

In un momento cruciale della guerra tra Ucraina e Russia, Donald Trump ha promesso di contattare sia Vladimir Putin che Volodymyr Zelensky per tentare di negoziare una pace. Tuttavia, il presidente russo non mostra segni di cedimento e rilancia le sue minacce contro Stati Uniti, NATO e Europa, promettendo un incremento della produzione di sofisticati missili ipersonici.

Putin, in un discorso al ministero della Difesa, ha dichiarato che l'Occidente sta spingendo la Russia verso una "linea rossa" dalla quale non può tornare indietro. Ha minacciato di sollevare il limite allo sviluppo dei missili a corto e medio raggio e ha mantenuto le forze nucleari in stato di allerta. Questa escalation verbale da parte di Putin segna un momento di crescente tensione, con il suo ministro della Difesa, Andrei Belousov, che avverte di una possibile guerra con la NATO nei prossimi dieci anni.

La Russia ha annunciato che inizierà la produzione in serie del missile Oreshnik, una nuova arma che ha già dimostrato la sua efficacia. Putin ha definito l'Oreshnik "la nuova potente arma della Russia", utilizzata come risposta agli attacchi ucraini. Mosca tiene a sottolineare che la NATO rappresenta una minaccia, mentre afferma che la Russia non sta cercando di espandersi oltre i propri confini.

In un'ottica a lungo termine, la Russia prevede di consolidare il controllo su Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhizhia entro il 2025, con il ministro Belousov che sottolinea la necessità di prepararsi a potenziali conflitti futuri.

Intanto, Trump non risparmia parole forti a sostegno della necessità di fermare la guerra. Il neo presidente ha enfatizzato l'importanza di trovare un accordo e ha parlato del numero straziante di vite perse, definendo la guerra in Ucraina come uno dei conflitti più devastanti dalla Seconda Guerra Mondiale. "Dobbiamo fermare questa follia", ha detto, esprimendo la sua intenzione di portare tutte le parti a un tavolo di negoziato.

Il tycoon ha anche messo in discussione l'idea di recuperare territori massacrati dalla guerra, dicendo che alcune zone potrebbero essere ridotte a macerie irrecuperabili. "Cosa c'è da conquistare quando non c'è nulla rimasto? Sarà necessaria una generazione per ricostruire", ha affermato, aggiungendo che sotto la sua presidenza, una simile situazione non si sarebbe mai verificata.

La situazione rimane tesissima, con le due parti che sembrano distanti più che mai, mentre gli sforzi per una pace duratura continuano a fare i conti con le bombarde della guerra e le ambizioni geopolitiche.