Il portavoce in arabo delle Forze Armate Israeliane (IDF), Avichay Adraee, ha esortato i palestinesi a lasciare Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, dopo l'avviamento di razzi verso Israele. Questa chiamata alla sicurezza segue un incremento delle tensioni regionali, confermando l’urgenza di un intervento.

In un clamoroso sviluppo politico, mentre Benyamin Netanyahu si trovava a Budapest, ha deciso di volare negli Stati Uniti per incontrare Donald Trump, nella speranza di affrontare tematiche cruciali come le tariffe commerciali e le relazioni con l'Iran. Il primo ministro israeliano ha annullato i suoi programmi, partendo direttamente per Washington senza tornare a casa, un segnale della crescente pressione internazionale sulla situazione mediorientale.

Un funzionario di alto rango della delegazione israeliana ha rivelato che non erano certe le motivazioni dietro la convocazione urgente di Trump. Tuttavia, i temi in agenda includono questioni critiche come il ritorno degli ostaggi, la minaccia iraniana e le relazioni con il governo turco. Le attese dichiarazioni congiunte dopo la riunione alla Casa Bianca dovrebbero chiarire il contenuto dell’incontro.

Intanto, gli Stati Uniti hanno fornito all'IDF un'importante fornitura militare: un sistema di difesa missilistica Thaad e due batterie Patriot, un passo che potrebbe rivelarsi strategico in vista delle tensioni con Teheran. Questo trasferimento giunge dopo l'atterraggio a Nevatim di un cargo C-5M Super Galaxy dall'Europa, sottolineando la prontezza degli Stati Uniti nel sostenere Israele in un contesto sempre più instabile.

Analisti internazionali indicano che l'intenzione di Trump di negoziare un nuovo accordo con l'Iran è una questione chiave. Senza un accordo, il presidente ha avvertito che l'Iran subirà attacchi come "non ha mai visto". Questo è confermato anche dal recente spostamento di sei bombardieri B-2 americani nella base di Diego Garcia, capaci di portare armi nucleari e di attaccare strutture sotterranee.

In un ulteriore sviluppo, il ministro della Difesa israeliano, Katz, ha reso pubblico un documento di intelligence che accusa Hamas di ricevere fondi dal regime iraniano per pianificare la distruzione di Israele. Secondo Katz, questo supporto militare conferma la necessità di azioni preventive da parte di Israele.

Il clima di conflitto continua a intensificarsi con diversi attacchi dell'IDF, condotti soprattutto nel sud di Gaza, che hanno causato secondo rapporti di Hamas almeno 44 morti. Il tema del cessate il fuoco sarà al centro di un importante vertice al Cairo, in cui parteciperanno leader regionali come il presidente egiziano Sisi e il re Abdallah di Giordania.

Tuttavia, i progetti di Netanyahu di prolungare il soggiorno negli Stati Uniti dopo l'incontro con Trump sono stati cancellati. Dovrà tornare in Israele per fare fronte a un'udienza per il processo di corruzione e frode in cui è implicato. La situazione rimane quindi tesa, con implicazioni notevoli per la stabilità futura della regione.