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Trump, il giorno dopo i dazi. Crollo per Wall Street. Meloni: “Scelta sbagliata ma non è catastrofe”

2025-04-03

Autore: Francesco

Wall Street, 2000 miliardi in fumo

Wall Street ha subito un duro colpo con una perdita di 2000 miliardi di dollari di valore, dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di imporre dazi globali minimi del 10% sulle importazioni da tutti i Paesi, e aliquote superiori per i partner commerciali principali. Alla chiusura della seduta, l'indice tecnologico Nasdaq ha perso il 5,2%, lasciando i mercati in preda al caos. Le big tech temono possibili contromisure europee. Le perdite più consistenti riguardano le aziende energetiche, come ConocoPhillips (-9,26%) e Chevron (-5,5%), e quelle tecnologiche, con Apple (-9,23%), Amazon (-8,23%), Meta (-7,24%), Nvidia (-6,23%), Tesla (-4,71%) e Alphabet (-3,32%). A un’ora dalla chiusura, il Dow Jones è calato del 3,33% e l'S&P 500 ha registrato un -4,06%. La volatilità, misurata dall'indice Vix, noto come "indicatore della paura", è aumentata quasi del 30%, segnando 27,94 punti, a causa delle preoccupazioni relative ai dazi, che potrebbero aggravare l'inflazione negli Stati Uniti e portare altre nazioni verso la recessione.

Tajani: “Le tariffe sul whisky sarebbero un autogol”

“Abbiamo fornito una lista di prodotti italiani da proteggere, includendo circa trenta categorie, tra cui motocicli, gioielli e pietre preziose”, ha affermato oggi Antonio Tajani. In particolare, ha sottolineato l'importanza di proteggere il vino, escludendo il whisky dalla lista Ue. “Colpire il whisky signiferebbe innescare ritorsioni sull'alcol, minacciando le nostre esportazioni vinicole, che sono molto più rilevanti rispetto all'importazione di whisky. Sarebbe un autogol.”

Le Borse europee chiudono in rosso

Le Borse europee hanno chiuso in profondo rosso, estendendo le perdite in risposta al tonfo di Wall Street. Gli indici sono appesantiti dall'incertezza riguardo alla possibile guerra commerciale scatenata dalle tariffe reciproche volute da Trump. L'indice Ftse Mib di Milano ha registrato un calo del 3,60%, il Dax di Francoforte ha perso il 2,95%, il Cac 40 di Parigi ha lasciato sul campo il 3,31% e il Ftse 100 di Londra ha chiuso a -1,59%.

Meloni: “I dazi sono una scelta sbagliata, ma non è una catastrofe”

“Credo che la scelta effettuata dagli Stati Uniti sia errata e non favorisca né l’economia europea né quella americana, ma non dobbiamo alimentare l’allarmismo”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni. “Il mercato statunitense rappresenta un’importanza notevole per le esportazioni italiane, vale circa il 10% del totale. Non ci fermeremo nel nostro esportare negli Stati Uniti. Abbiamo un problema da affrontare, ma non è la catastrofe che alcuni stanno descrivendo.”

Apple: un giorno da dimenticare con 270 miliardi persi

Per Apple, la giornata si rivela drammatica: se la perdita di oltre l'8% dovesse confermarsi alla chiusura, l'azienda segnerebbe una perdita di capitalizzazione di 270 miliardi di dollari, il peggior crollo giornaliero della sua storia. Il ridimensionamento della società è attribuibile alla sua forte dipendenza dalle esportazioni dalla Cina, che è pesantemente colpita dai dazi imposti da Trump.

Fitch avverte: “Dazi aumentano il rischio di recessione negli Usa”

Fitch Ratings ha avvertito che i nuovi dazi eccessivi aumentano significativamente i rischi di recessione negli Stati Uniti. Prevede una crescita economica più lenta dell’1,7% quest'anno a causa di queste tariffe. Le ripercussioni includeranno prezzi più elevati al consumo e utili più bassi per le aziende. Il report mette in guardia che l’inflazione continuerà a mettere in difficoltà le famiglie americane, aumentando il pessimismo nei mercati.

Conclusioni

Mentre il panorama economico si fa sempre più complesso, diverse nazioni stanno preparando risposte coordinate contro le politiche commerciali statunitensi. Resta da vedere come i mercati reagiranno nei prossimi giorni e se ci saranno ulteriori sviluppi nelle negoziazioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea. Le conseguenze delle nuove tariffe potrebbero avere ripercussioni significative su tutti i settori, specialmente per le esportazioni italiane, che potrebbero subire un impatto negativo nei prossimi mesi.