Kiev, colpito un comando russo a Kursk

Le forze armate ucraine hanno eseguito con successo un raid aereo mirato contro un comando militare russo nell'area di Maryino, nella regione di Kursk. Lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino ha comunicato che sono state adottate tutte le misure necessarie per minimizzare i danni ai civili. Il post su Facebook dell'esercito di Kiev sottolinea che «questi raid mirano a indebolire la capacità e la voglia della Federazione Russa di compiere atti terroristici contro la popolazione civile ucraina».

Kiev: Il sogno di negoziati dopo l'insediamento di Trump

L'Ucraina esclude ogni possibilità di avviare negoziati di pace con la Russia con l'arrivo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato: «La Russia deve prima pagare un prezzo sufficientemente alto per questa guerra affinché possa esserci un dialogo». Ha sottolineato che le garanzie di sicurezza fornite dagli Stati Uniti sono fondamentali per una potenziale conclusione del conflitto. Nel frattempo, Trump ha promesso di lavorare rapidamente per porre fine alla guerra in Ucraina, desiderando incontrare Putin per discutere i passi successivi.

Zelensky: "Con il grano aiuteremo la Siria"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l'intenzione di avviare un programma denominato "Grano dall'Ucraina" per supportare la stabilità in Siria. «Collegandoci con l'amministrazione siriana e i nostri partner, speriamo di contribuire a un Medio Oriente più stabile, che porterà maggiore commercio e pace», ha comunicato Zelensky ai suoi ministri.

Zelensky sul transito del gas: "Grande sconfitta di Mosca"

Zelensky ha commentato l'interruzione del transito di gas russo attraverso l'Ucraina come «una delle più grandi sconfitte di Mosca». Ha ricordato che oltre 25 anni fa, il volume di gas esportato dall'Ucraina verso l'Europa superava i 130 miliardi di metri cubi, mentre ora il transito è ridotto a zero.

Stop al gas russo: l'UE propone 4 rotte alternative

L'Unione Europea ha dichiarato di essere pronta a fronteggiare la cessazione del transito di gas attraverso l'Ucraina. La Commissione Europea ha identificato quattro rotte alternative per garantire l'approvvigionamento, puntando su terminal GNL in Germania, Grecia, Italia e Polonia, con potenziale supporto dalla Turchia. In un contesto di crescente crisi energetica, l'UE è determinata a diversificare le proprie fonti di approvvigionamento per garantire la stabilità energetica del continente.

Nel frattempo, le tensioni tra Kiev e Mosca continuano ad aumentare, con l’Ucraina che sta potenziando le sue difese e collaborando con i partner internazionali per garantire un futuro senza conflitti e maggiore sicurezza.