Ucraina e Russia: gli sviluppi cruciali della guerra di Putin del 30 dicembre
2024-12-31
Autore: Marco
Gli Stati Uniti hanno reso noto un nuovo pacchetto di aiuti militari da 2,5 miliardi di dollari per l'Ucraina, mentre l'amministrazione Biden si affretta a supportare Kiev prima dell'insediamento del presidente eletto Donald Trump. "Oggi sono orgoglioso di annunciare quasi 2,5 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza per l'Ucraina, mentre il popolo ucraino continua a difendere la propria indipendenza e libertà dall'aggressione russa", ha dichiarato il presidente Joe Biden. Nel frattempo, la Russia si è espressa insoddisfatta riguardo alle proposte della squadra di Trump per porre fine alle ostilità in Ucraina, come affermato dal ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Oggi ha avuto luogo uno scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca.
Militari e geopolitici si interrogano: su cosa stanno discutendo esattamente Mosca e Kiev? Potrebbe la guerra concludersi nel 2025? Mentre i legami tra Russia e Ucraina si deteriorano ulteriormente, i timori di un allargamento del conflitto sono aumentati, con l'ipotesi dell'uso di armi nucleari che affiora nuovamente. Si segnala che nelle ultime settimane il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di una guerra che sta diventando "globale", gettando ombre sul ruolo futuro della Russia nel panorama internazionale.
In un’ulteriore escalation delle tensioni, Gazprom ha annunciato che a partire dal primo gennaio fermerà le forniture di gas alla Moldova, accusando il governo di Chisinau di violazioni contrattuali. Questo arriva dopo una diminuzione del 30% nelle forniture già nello scorso ottobre, ponendo la Moldova in una situazione critica in termini di approvvigionamento energetico. In caso di emergenza, Chisinau potrebbe fare affidamento su forniture dalla Romania, ma a costi significativamente superiori.
In ambito diplomatico, Lavrov ha espresso fermamente l'opposizione russa all’ipotesi di un dispiegamento di "caschi blu" occidentali in Ucraina, in un possibile accordo per una tregua. Rispondendo a proposte fatte dai leader europei, il ministro ha ribadito che il Cremlino non intende accettare tali condizioni, sostenendo che è "troppo presto" per discutere di tali misure.
In notizie più positive per Kiev, il premier ucraino Denis Shmigal ha annunciato la consegna di 14,3 miliardi di euro provenienti da beni russi congelati, parte di un fondo complessivo di 47 miliardi concordato con i partner del G7. Questi fondi saranno destinati a spese sociali e umanitarie, rappresentando un sostegno cruciale per l’Ucraina in questo periodo difficile. Shmigal ha espresso gratitudine verso gli Stati Uniti e la Banca Mondiale per il loro supporto in questa iniziativa, sottolineando l'importanza di far pagare alla Russia le conseguenze della sua aggressione.
Il futuro della guerra continua ad essere incerto, e la comunità internazionale osserva da vicino mentre la situazione evolve, nel timore che il conflitto possa estendersi oltre i confini dell'Ucraina.