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Ucraina, giorno di guerra 945: tensioni e alleanze mentre il conflitto si intensifica

2024-09-25

Autore: Maria

Siamo giunti al giorno 945 del conflitto in Ucraina. Durante l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato il desiderio del suo Paese di porre fine a questo conflitto, esprimendo preoccupazione per il crescente rischio di una catastrofe atomica. Zelensky ha avvertito che la Russia sta pianificando attacchi alle strutture nucleari ucraine, aumentando l'ansia riguardo alla sicurezza della centrale di Zaporizhzhia, attualmente sotto occupazione russa.

Il presidente ha anche dichiarato con fermezza che "la guerra finirà, ma non attraverso concessioni a Vladimir Putin", ribadendo che il Cremlino deve essere costretto a negoziare. D'altra parte, Putin ha espresso che qualsiasi minaccia alla sovranità russa potrebbe giustificare una risposta nucleare, creando ulteriore inquietudine tra le nazioni europee.

In questo contesto, il premier italiano Giorgia Meloni ha incontrato Zelensky a New York, riaffermando il solido supporto dell'Italia per l'Ucraina. Zelensky ha espresso la sua gratitudine a Meloni per il sostegno dimostrato in un momento così critico.

Inoltre, secondo quanto riportato da Reuters, Mosca ha avviato un programma segreto di produzione di armi in Cina, mirando a sviluppare droni d'attacco a lungo raggio da utilizzare nel conflitto, segnalando un'ulteriore escalation nella guerra. Questa alleanza con la Cina potrebbe avere profonde implicazioni non solo per l'Ucraina, ma per l'intera strategia geopolitica della regione.

Mentre il mondo osserva con ansia, le tensioni restano elevate, con molte domande sui prossimi sviluppi. Sarà comunque un giorno critico per la diplomazia internazionale e per il futuro della sicurezza globale.