Per la prima volta dall'inizio del conflitto, la Russia ha eseguito un attacco contro l'Ucraina utilizzando un missile balistico intercontinentale (Icbm). Questa rivelazione è stata fatta dall'Aeronautica di Kiev, che ha specificato che il lancio è avvenuto dalla regione di Astrakhan. Sei missili RS-26 Rubezh sarebbero stati lanciati. Al momento, il Cremlino ha mantenuto il silenzio, con il portavoce Dmitry Peskov che ha risposto ai giornalisti: "Non ho nulla da dire, questa è una domanda per la Difesa". Il missile RS-26 Rubezh ha una gittata che può coprire migliaia di chilometri e la capacità di trasportare testate sia convenzionali che nucleari.

Secondo le autorità ucraine, il focus dell'attacco russo è stato la regione di Dnipro. Il governatore della regione Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak, ha denunciato attraverso Telegram un "massiccio attacco" da parte dell'aggressore, evidenziando i "danni a industrie" nel capoluogo, Dnipro, dove sono scoppiati due incendi. Alcuni edifici sono stati danneggiati, incluso un centro per la riabilitazione di disabili, causando ferimenti a più persone.

Lysak ha riferito anche di un attacco a Kryvyj Rih, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, portando il conteggio dei feriti a almeno 15, tra cui due adolescenti di 16 e 17 anni.

Sul fronte difensivo, le forze aeree russe hanno abbattuto due missili britannici Storm Shadow. La notizia è stata diffusa dal ministero della Difesa russo e segue l'annuncio del via libera britannico per permettere a Kiev di lanciare missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia.

I missili sono diventati i protagonisti del conflitto negli ultimi giorni. Dopo aver ottenuto l'approvazione dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, Kiev ha iniziato a usare missili a lungo raggio Atamcs e Storm Shadow contro obiettivi militari in territorio russo, specialmente nella regione di Kursk. Ieri, un attacco con missili Storm Shadow ha colpito un centro di comando nell'area del villaggio di Maryno.

A fronte di questi sviluppi, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha accusato Washington, affermando che l'amministrazione Biden sta cercando di garantire che "le operazioni militari continuino non solo quest'anno, ma anche nel prossimo". Riguardo al Pentagono, Zakharova ha dichiarato che è "colpevole" di cercare di trasferire ciò che rimane degli aiuti militari al regime di Kiev prima dell'insediamento del presidente Donald Trump.

L'intensità del conflitto si sta ulteriormente aggravando, aumentando le preoccupazioni a livello internazionale. La comunità globale sta seguendo da vicino la situazione, mentre i dialoghi diplomatici sembrano essere ancora lontani. I recenti eventi hanno portato a un aumento delle tensioni, lasciando molti a chiedersi quale sarà il prossimo passo in questo drammatico conflitto.