Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo un incontro con i leader dell'Unione Europea, ha dichiarato che le garanzie di sicurezza europee non sono sufficienti per l'Ucraina e che la vera sicurezza deriva dalla NATO. "La NATO e le decisioni europee e americane sono fondamentali", ha affermato. Zelensky ha esposto sette condizioni che la NATO e l'Occidente devono rispettare per garantire la pace: geopolitica chiara per l'Ucraina, inizio del processo di adesione all'UE, potenziamento delle difese con armi promesse, investimenti nella produzione di armi in Ucraina, mantenimento e potenziamento delle sanzioni alla Russia, utilizzo attivo dei beni russi congelati per supportare la pace e supporto sociale per la ricostruzione del Paese.

Dall'altra parte, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che la Russia sta raggiungendo i propri obiettivi in Ucraina e ha rinviato una possibile tregua, sostenendo che la Russia desidera solo una pace duratura. Ha anche dichiarato di essere disposto a negoziare solo con un governo ucraino ritenuto legittimo.

In recenti eventi, un attacco missilistico russo ha colpito il villaggio di Shevchenkove, vicino a Kharkiv, causando tre morti. Zelensky ha espressamente rifiutato la possibilità di estendere l'accordo sul transito del gas russo, affermando che l'Ucraina non permetterà a Mosca di guadagnare ulteriori profitti a spese della sofferenza ucraina.

Infine, nel contesto di queste tensioni, la ricostruzione dell'Ucraina è diventata una priorità per l'Unione Europea, con una conferenza a Roma prevista per luglio 2025. Ciò sottolinea l'impegno dell'Europa nel sostenere l'Ucraina durante e dopo il conflitto. Tuttavia, un'accelerazione e una strategia coordinata sono considerate essenziali per garantire una pace stabile e duratura.