Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che il test del missile ipersonico Oreshnik, effettuato ieri in Ucraina, è stato un successo. Ha affermato che la Russia continuerà a testare questi missili in situazioni di combattimento, ordinando la produzione in serie di armamenti che, secondo lui, "nessun sistema al mondo è capace di intercettare". "La guerra a est sta entrando in una fase decisiva e sta raggiungendo proporzioni drammatiche", ha avvertito il premier polacco Donald Tusk, sottolineando la serietà della minaccia di un conflitto globale.

Secondo fonti di Kiev, l'Ucraina non intende ritirarsi dalla regione russa di Kursk in questo momento e le forze ucraine continuano a controllare circa 800 km² dell'area. Recentemente, l'Ucraina ha consentito il ritorno di 46 civili russi evacuati a causa dell'occupazione della regione.

Nel contesto della crescente tensione, il Parlamento ucraino ha annullato la sua seduta per motivi di sicurezza, alla luce di possibili attacchi russi a Kiev. Il ministro degli Esteri ucraino ha annunciato che ci si aspetta che il vertice NATO di martedì prossimo porti a decisioni concrete per fronteggiare la situazione.

Nel frattempo, le truppe russe continuano a guadagnare terreno nel settore di Donetsk, con rapporti che indicano un avanzamento costante di 200-300 metri al giorno. Tuttavia, una fonte dello stato maggiore ucraino ha evidenziato che la Russia dispone attualmente di un numero limitato di missili ipersonici Oreshnik, il che potrebbe indicare delle limitazioni delle sue capacità offensivi a lungo termine.

L'Unione Europea e gli Stati Uniti continuano a garantire il loro sostegno all'Ucraina. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha confermato che l'Italia continuerà a difendere l'Ucraina finché durarà il conflitto. Le relazioni internazionali rimangono tese, con gli alleati occidentali che si preparano a fronteggiare ulteriori provocazioni da parte della Russia.

In questo scenario di crescente aggressione, molti temono che l'escalation non si limiti solo all'Ucraina, mettendo a rischio la stabilità di tutta la regione europea. Le dichiarazioni di funzionari e leader di governo mettono in evidenza la gravità della situazione e l'urgenza di affrontare le sfide che questo conflitto sta ponendo a livello globale.