All'alba del 28 settembre, l'aeronautica russa ha condotto due attacchi consecutivi con droni sulla regione di Sumy, colpendo tragicamente un ospedale locale e causando sei vittime. Le forze armate ucraine hanno confermato che i droni utilizzati erano di tipo Shahed, di produzione iraniana. La situazione è drammatica, con diverse persone ferite e i soccorritori che lavorano intensamente per recuperare i sopravvissuti tra le macerie.

Inoltre, Mosca ha effettuato un altro violento attacco aereo su Kiev, il decimo dall'inizio di settembre. L'amministrazione militare di Kiev ha comunicato su Telegram che le difese aeree nazionali hanno intercettato circa 15 droni nemici, evitando danni maggiori. Tuttavia, l'angoscia tra i cittadini continua a crescere, mentre il conflitto non mostra segni di risoluzione.

In un incontro significativo a New York, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha discusso con l'ex presidente USA Donald Trump, che ha promesso di impegnarsi per trovare un accordo di pace. Zelensky ha espresso il desiderio che il supporto statunitense resti solido, indipendentemente dall'esito delle prossime elezioni presidenziali americane.

La situazione geografica si complica ulteriormente con notizie di un'esplosione in una stazione di servizio nel Daghestan, Russia, che ha provocato almeno dieci morti. Le autorità russe continuano a lottare con le conseguenze interne alla loro stessa nazione, mentre il conflitto si espande oltre i confini ucraini.

In risposta agli attacchi russi, il sistema di difesa aerea ucraino è stato attivato nella notte, riuscendo a neutralizzare diverse minacce. Sebbene la caduta di detriti abbia causato danni minori alle proprietà locali, non sono state segnalate vittime. I rapporti parlano di sei case danneggiate con vetri rotti, dimostrando la fragilità della vita quotidiana in una zona di guerra.

Dopo gli attacchi, l'attenzione si sposta sul piano di deterrenza nucleare di Mosca. Durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, Putin ha dichiarato che il Paese considererà come una minaccia qualsiasi aggressione supportata da uno Stato nucleare, intensificando le tensioni internazionali.

Zelensky ha sottolineato l'importanza di raggiungere una pace giusta, dichiarando che l'Ucraina non può permettere che Putin prevalga. La discussione sull'uso di armi occidentali in territorio russo sta generando dibattiti accesi, con le delegazioni italiane che si sono dette contrarie a questa possibilità.

In un contesto già difficile, ora emergono informazioni su un nuovo sistema di attacco, il Palianytsia, progettato per colpire obiettivi russi da grandi distanze. Si stima che possa raggiungere fino a 20 campi d'aviazione russi e il suo costo di produzione è significativo. Il conflitto mostra una continua evoluzione delle tecnologie e delle strategie belliche, rendendo la situazione sempre più complessa e inquietante.

Il dramma ucraino e le ripercussioni per la comunità internazionale pongono domande su quale sarà il futuro della pace in Europa e su come le nazioni reagiranno nella ricerca di una risoluzione duratura.