La tensione tra Ucraina e Russia continua a intensificarsi, con la Polonia che ha annunciato la mobilitazione dei suoi jet da combattimento in risposta a un "massiccio" attacco missilistico e di droni lanciato dalla Russia contro l'Ucraina. Il Comando operativo polacco ha confermato che questa operazione è stata avviata a causa dei pesanti attacchi russi, compresi missili da crociera e droni, che mirano a zone dell'Ucraina occidentale.

In un contesto di dipanarsi della crisi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha esposto la sua posizione, affermando che ogni decisione relativa al conflitto non può prescindere dall'Ucraina. Durante una telefonata con Putin, il cancelliere ha tentato di esplorare possibili vie di negoziato. Tuttavia, la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stata di netta contrarietà, descrivendo l'interazione come un modo per "fare il gioco dello zar". Scholz ha ammesso che non ci sono stati cambiamenti significativi nelle posizioni russe, un fatto definito "non una buona notizia".

La situazione si fa sempre più allarmante, con According to la dichiarazione del ministro degli Esteri ucraino, Andryi Sybiha, la Russia ha recentemente effettuato uno dei suoi più devastanti attacchi aerei, colpendo città pacifiche e infrastrutture vitali. I rapporti riferiscono che l'attacco ha coinvolto circa 120 missili e 90 droni, di cui le forze ucraine sono riuscite a neutralizzare più di 140.

A causa della gravità degli attacchi, l'Ucraina ha introdotto misure di restrizione energetiche nazionali a partire da domani. Il bilancio delle vittime continua a salire, con almeno sette uccisi e 19 feriti finora registrati.

In un contesto internazionale, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha espresso supporto per la decisione di Scholz di comunicare con Putin, sostenendo che il dialogo sia cruciale per mettere fine alla guerra. Tuttavia, la risposta da parte di Zelensky e da vari ufficiali europei è stata di preoccupazione, sostenendo che un tale colloquio potrebbe apparire come un segno di debolezza verso la Russia.

In omaggio alle crescenti tensioni e ai complessi sviluppi diplomatici, il mondo guarda con apprensione al prossimo allineamento di alleanze e strategie per tentare di riattivare il processo di pace in una regione costantemente in bilico tra guerra e dialogo.