Ue sfruttano l'annullamento del voto: accordo per una maxi
2024-12-11
Autore: Francesco
Roma, 11 dic. - "La nostra battaglia è la valorizzazione del ceto medio del Paese. Non solo una battaglia della Cida, ma lo è sicuramente per il Paese intero. Questo ceto è rappresentato da tutte le persone che producono in questo Paese, dai dirigenti industriali e commerciali, ai medici e ai dirigenti pubblici. È cruciale avere provvedimenti seri per supportarli e per questo abbiamo preparato una serie di emendamenti che speriamo possano trovare spazio nella prossima finanziaria. La logica del merito deve regnare in questo Paese", ha dichiarato Stefano Cuzzilla, presidente della Cida, durante l'assemblea nazionale.
Cuzzilla ha sottolineato che il ceto medio rappresenta il 5% della popolazione con redditi superiori ai 55 mila euro, eppure paga quasi il 50% dell'Irpef senza vedere un adeguato ritorno. "Questo richiede una riflessione seria. Sebbene ci sia un'apertura riguardo all'Ires premiale, non è sufficiente; serve un lavoro profondo sulla valorizzazione del capitale umano e sul reskilling per affrontare le nuove sfide occupazionali", ha aggiunto.
In particolare, Cuzzilla ha evidenziato la necessità di affrontare l'impatto dell'intelligenza artificiale, che sta generando un vuoto di competenze nel settore digitale. Sono oltre un milione le posizioni lavorative vacanti, e nel contempo due milioni di persone rischiano di perdere il posto a causa di questa rivoluzione tecnologica. "Serve formazione adeguata per evitare che perdiamo tutti questi talenti", ha avvertito, qualificando questo aspetto come un'urgenza prioritaria.
Non si tratta solo di competenze tecniche, ma anche dell'inclusione delle donne nel mondo del lavoro, necessitando di interventi efficaci sul welfare. "Ci sono solo annunci, ma non azioni concrete", ha affermato Cuzzilla, sottolineando quanto sia fondamentale trattenere i giovani talenti in Italia, evitando così la fuga di competenze.
Le ambizioni di Cida per il 2025 sono chiare: sostenere le federazioni associate nel rinnovo dei contratti e promuovere il welfare. "Vogliamo far capire al legislatore l'importanza del ceto medio, coinvolgendo i nostri membri in questo processo", ha concluso Cuzzilla.
In un momento in cui il governo ha l'opportunità di rispondere alle esigenze del ceto medio e della classe produttiva, Cuzzilla ha ribadito la volontà di offrire supporto e competenze per definire una politica industriale efficace, necessaria per valorizzare le risorse del Paese.
Ma non è solo il ceto medio a essere al centro delle novità: l'ospedale di Padova ha recentemente segnato una svolta nella medicina con il primo trapianto di cuore totalmente a cuore battente. Gino Gerosa, direttore della Cardiochirurgia, ha spiegato come questa nuova procedura migliori la funzionalità cardiaca dei pazienti, riducendo i danni dovuti all'ischemia. Questo approccio potrebbe rivoluzionare ulteriormente il campo della chirurgia cardiaca, alimentando speranze concrete per il futuro degli interventi in questo settore.