Ultima Seduta dell'Anno: Le Borse Ue Chiudono in Modo Anomalo, Parigi e Amsterdam in Positivo
2024-12-31
Autore: Alessandra
Le Borse europee hanno vissuto una seduta particolarmente anomala in questo ultimo giorno dell'anno. Mentre le Piazze finanziarie di Milano, Francoforte e Zurigo sono rimaste chiuse (con Milano che ha concluso l'anno con un impressionante rialzo del 12,6%, Francoforte del 18,8% e Zurigo del 4,2%), le altre principali Borse hanno aperto solo a metà giornata.
Con volumi di scambio molto ridotti, i mercati hanno mostrato variazioni minime, con Madrid che è leggermente in rialzo, mentre Parigi e Londra si sono mantenute sostanzialmente invariate.
In assenza di dati macroeconomici significativi, gli investitori hanno puntato gli occhi sull'andamento di Wall Street, che ha concluso la vigilia in ribasso ma si prepara a un 2024 caratterizzato da una ripresa netta nonostante il rallentamento dei grandi indici a fine anno. Non dimentichiamo che anche il mercato dell'oro sta per sfiorare un anno record, preparando il terreno per i migliori dodici mesi dal 2010, alimentato da un abbassamento dei tassi di interesse e dall'aumento delle tensioni geopolitiche globali.
In Asia, i listini hanno chiuso il primo trimestre del 2024 in rosso, ma sono riusciti comunque a terminare l'anno con un bilancio generale positivo. Con la Borsa di Tokyo chiusa fino al 6 gennaio, gli scambi hanno evidenziato segni negativi in Australia e in Cina continentale, mentre Hong Kong ha oscillato attorno alla parità.
Nel mercato valutario, l'euro ha registrato un leggero calo, scambiandosi a 1,0408 dollari (rispetto a 1,0435 alla chiusura precedente) e a 162,552 yen (da 164,65). Il dollaro ha mantenuto una stabilità rispetto allo yen, attualmente a 156,10.
Sui mercati energetici, il prezzo del petrolio ha mostrato un incremento: il WTI con scadenza a febbraio ha guadagnato lo 0,72% portandosi a 71,5 dollari al barile, mentre il Brent ha visto un aumento dello 0,68% a 74,49 dollari. I prezzi del gas naturale, scambiato ad Amsterdam, sono saliti dell'1,7% arrivando a 48,7 euro al megawattora.
Concludendo, il 2023 ha messo alla prova i mercati, ma le prospettive per il nuovo anno sembrano promettenti. Cosa riserverà il 2024 agli investitori? Rimanete sintonizzati!