Mondo

Ungheria contro le sanzioni Usa: 'Atto di vendetta personale'

2025-01-07

Autore: Alessandra

La recente decisione degli Stati Uniti di imporre sanzioni su Antal Rogan, il consigliere del premier ungherese Viktor Orban, è stata definita dal ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó come "un atto di vendetta personale" da parte dell'ambasciatore americano David Pressman. Szijjártó ha sottolineato che questa azione è il risultato di una fallita amministrazione statunitense, che ora se ne va senza lasciare un'impronta positiva. "Che fortuna", ha dichiarato, "che tra pochi giorni gli Stati Uniti saranno guidati da persone che considerano il nostro Paese un amico piuttosto che un nemico".

In risposta alle sanzioni, il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, ha annunciato che il governo avvierà "azioni legali" contro le misure imposte. Questa situazione ha riacceso le tensioni tra Ungheria e Stati Uniti, già complicate da divergenze su questioni politiche e sociali, che vanno dalla gestione della migrazione alla difesa dei diritti umani.

In un contesto più ampio, molti osservatori indicano che la crisi delle relazioni tra Budapest e Washington potrebbe influenzare anche altre dinamiche geopolitiche in Europa. Con l'Unione Europea che affronta sfide interne e esterne, la posizione dell'Ungheria potrebbe diventare sempre più importante, specialmente nell'ambito delle discussioni sui diritti civili e le libertà fondamentali.