Ieri pomeriggio si è scatenato un vero e proprio putiferio durante la puntata del venerdì di "La vita in diretta", il talk show vincitore di ascolti su Rai1. Il tutto ha avuto inizio durante un collegamento in diretta da Napoli, dove l'inviata Barbara Di Palma ha intervistato Antonio Borrelli, noto come Topolino, un cantante neomelodico che ha guadagnato notorietà per le sue esibizioni dal balcone di casa sua, situata al secondo piano di via Atri, angolo via dei Tribunali.

Negli ultimi giorni, Topolino è finito al centro di una nuova polemica a seguito di una petizione, firmata da residenti e commercianti del quartiere, indirizzata alle autorità locali tra cui il Prefetto e il Sindaco. Gli abitanti lamentano che l'uso di potenti impianti audio da parte del cantante crea un rumore insopportabile, danneggiando non solo il loro comfort quotidiano, ma anche le attività commerciali locali.

Durante il collegamento, mentre la Di Palma cercava di mediare tra Topolino e alcuni vicini esasperati, la tensione è salita e la situazione è degenerata. I residenti hanno implorato il cantante di interrompere le sue esibizioni e persino di cambiare repertorio, definendo la sua musica noiosa e ripetitiva, un tormentone che va avanti da otto anni.

In un momento di particolare frustrazione, uno dei vicini ha lasciato scappare un'imprecazione, momentaneamente non notata dal conduttore Alberto Matano, il quale continuava la discussione in studio con gli ospiti, tra cui l'ex europarlamentare Alessandra Mussolini. Questo evento ha suscitato un acceso dibattito sui social media, con utenti che hanno definito la situazione "inaccettabile" e hanno chiesto maggiori controlli sulle esibizioni pubbliche.

Ma la situazione non finisce qui: l'amministrazione comunale ha già annunciato una riunione per affrontare il problema del rumore e della convivenza tra artisti e residenti a Napoli. In vista di nuove misure, ci si chiede se Topolino sarà disposto a prendere in considerazione le lamentele dei suoi vicini o continuerà sulla sua strada musicale, infiammando ulteriormente la polemica.