Salute

"Usa in procinto di uscire dall'Oms": la polemica riaccende il dibattito su pandemia e vaccini

2024-12-24

Autore: Matteo

Gli Stati Uniti stanno preparando un cambiamento radicale nel panorama della salute globale con la nuova amministrazione di Donald Trump. Secondo quanto riportato dal Financial Times, si prevede che il presidente eletto annuncerà il ritiro dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) nel «primo giorno» del suo secondo mandato il 20 gennaio. Questa mossa, sostenuta dal neo ministro della Salute Robert F. Kennedy Jr., noto sostenitore dei gruppi No Vax, potrebbe avere conseguenze devastanti per la salute globale, riducendo significativamente i fondi disponibili per affrontare emergenze come la pandemia di Covid-19.

Lawrence Gostin, esperto di diritto sanitario presso la Georgetown Law, ha avvertito che «l'America lascerà un enorme vuoto» nel finanziamento e nella leadership della salute globale, impossibile da colmare. La sua previsione è che l'Oms potrebbe trovarsi a fronteggiare «anni molto magri», trovando difficoltà nel rispondere efficacemente alle emergenze sanitarie e costretta a ridurre il proprio personale scientifico. Con l'eventuale uscita degli Stati Uniti, è improbabile che i paesi europei aumentino i loro contributi, e vi è il rischio che la Cina possa cercare di guadagnare maggiore influenza nell'organismo, cedendo quindi la leadership del settore a Pechino.

Questo abbandono dell'Oms non è una novità per Trump; già nel 2020 il presidente ha avviato un processo per ritirarsi dall'agenzia, accusandola di essere troppo influenzata dalla Cina e di non aver allertato il mondo in tempo sull'arrivo della pandemia. Tuttavia, con l'insediamento di Joe Biden, l'amministrazione si è poi impegnata a rimanere nell'organizzazione, riconoscendo il suo ruolo cruciale nella lotta contro la pandemia e altre minacce sanitarie globali.

Oggi il team di Trump sembra deciso a realizzare la propria visione e, secondo ex collaboratori, alcuni membri dello staff non si fidano dell'Oms e desiderano dimostrare un netto distacco dal primo giorno di insediamento. Altri invece preferirebbero rimanere e cercare di riformare l'organizzazione dall'interno. Ashish Jha, ex coordinatore della risposta al Covid della Casa Bianca di Biden, ha sottolineato che allontanarsi da tali istituzioni significa perdere accesso cruciale alle informazioni sui possibili futuri focolai di malattia.

Nel frattempo, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, ha proclamato la volontà dell'organizzazione di collaborare con la nuova amministrazione statunitense, sottolineando che la salute di un paese è interconnessa con quella del resto del mondo.

Rfk Jr. ha anche recentemente incontrato diversi senatori a Capitol Hill per raccogliere supporto per la sua nomina, inclusi membri chiave come John Thune, il futuro leader repubblicano al Senato. Questo sviluppo rappresenta un elemento cruciale nel contesto politico attuale, mentre la sanità globale si trova a un bivio in un momento di crisi senza precedenti.