Gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra a Google, accusato di aver creato un monopolio illegale che minaccia la concorrenza e l'innovazione nel settore tecnologico. Con il 90% delle ricerche online negli USA in mano al gigante di Mountain View, la situazione è diventata insostenibile.

Nel mirino del governo americano ci sono le pratiche commerciali di Google, che ha espanso la sua portata al punto di soffocare i concorrenti. Ad esempio, già in passato Google è stato costretto a modificare le funzionalità del suo motore di ricerca, rimuovendo dei link diretti a Google Maps durante le ricerche di location. Oggi, la paura è che il potere del colosso possa invadere anche settori emergenti come l'intelligenza artificiale.

Un recente giudice ha proposto misure radicali che potrebbero includere il rilascio di alcune aree operative chiave come Chrome e Android, il sistema operativo più diffuso nel mondo. Queste modifiche non solo mirano a ridurre i profitti di Google, ma anche a dare ossigeno ai concorrenti nel mercato.

Inoltre, secondo i nuovi regolamenti, Google potrebbe essere costretta ad eliminare i contratti milionari che ha in atto per far sì che il suo motore di ricerca sia preinstallato sui dispositivi. Questi contratti valgono più di 26 miliardi di dollari all'anno! Google ha già dichiarato che intends to appeal, affermando di aver costruito la sua clientele grazie alla qualità dei suoi servizi e non per monopolio.

Il panorama si complica ulteriormente con la crescente concorrenza di nomi come Amazon e altri colossi del web che stanno entrando nella battaglia per il dominio del mercato. Questo scontro tra Google e il governo americano potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro della tecnologia e dell'innovazione negli Stati Uniti. Rimanete sintonizzati per ulteriori sviluppi, perché il futuro di Internet potrebbe essere in gioco!