Nazionale

Vajont, il disastro della diga: 61 anni di polemiche e un dramma premeditato

2024-10-09

Autore: Marco

Il disastro del Vajont

Il 9 ottobre 1963, la diga del Vajont, situata in Veneto, subì un catastrofico collasso che costò la vita a circa 2.000 persone nel vicino paese di Longarone. Da quel tragico evento, le controversie sulla sua inevitabilità e le responsabilità legate alla sua costruzione hanno continuato a dividere l'opinione pubblica.

Le responsabilità e le polemiche

Nonostante le evidenze dei rischi geologici, il progetto iniziale per la diga, concepito negli anni '50, fu portato avanti senza tenere adeguatamente conto delle numerose frane che caratterizzavano il territorio. Coloro che hanno vissuto il disastro lo descrivono come un «eccidio premeditato», accusando le autorità competenti di non aver preso le dovute precauzioni di sicurezza.

Le promesse di risarcimento

Le polemiche hanno riguardato anche le promesse di risarcimento alle famiglie delle vittime, che, come accertato solo nel Duemila, tardarono a concretizzarsi, lasciando molti in uno stato di precarietà e impotente fragilità.

Un monito per il futuro

Oggi, a distanza di 61 anni, il disastro del Vajont resta un monito per la gestione dei progetti infrastrutturali e per la vulnerabilità dei territori. La memoria delle vittime è custodita con rispetto nelle commemorazioni annuali, mentre l'attenzione dell'opinione pubblica si rivolge nuovamente a questioni di sicurezza e responsabilità in ambito ambientale.

Il simbolo del conflitto tra sviluppo e tutela del territorio

Il Vajont è diventato un simbolo del conflitto tra sviluppo industriale e tutela del territorio, un’avvertenza che continua a risuonare in un'epoca di cambiamenti climatici e di maggiore consapevolezza sull'impatto umano sull'ambiente.