Come sta la tua squadra?"Bene, tutti sono a disposizione eccetto Lazaro, che ha un piccolo problema al soleo e quindi non sarà disponibile nemmeno per questa domenica. Faremo il possibile per recuperarlo, visto che è un giocatore importante. Gli altri, a parte Ricci che è squalificato, stanno bene."

Il Torino ha segnato in 12 partite consecutive, subito dopo la Roma. Come utilizzi queste statistiche nella preparazione delle partite?"Non mi interessano troppo. Sono un allenatore che spinge la squadra a segnare più che a non subire gol. Mi piace creare e avere tante occasioni. Le statistiche sono piacevoli, ma non mi focalizzo su di esse. Indicativo è che stiamo mostrando continuità: la squadra un tempo era vincolata a un solo realizzatore, adesso stiamo segnando con più giocatori. Questo è il nostro segno di crescita."

Cosa ne pensi del Como di Fabregas?"Gli faccio i complimenti! Ho avuto il piacere di vederlo giocare e, quando ero al Chelsea, gli spagnoli come Fabregas mi colpirono per la loro mentalità. Insieme a Pedro e Azpilicueta, hanno sempre dimostrato grande determinazione e professionalità. Non è un caso che siano stati protagonisti nel calcio. Guardate Pedro, che a 37 anni continua a far parlare di sé! Come allenatore ho potuto constatare il valore di Fabregas anche lo scorso anno: abbiamo lottato fino alla fine in campionato e entrambi siamo riusciti a salire in Serie A. Fabregas e il Como stanno crescendo, hanno operato un mercato mirato alle idee dell’allenatore. Affrontiamo una squadra completamente diversa rispetto al girone d’andata, caratterizzata da giovani talentuosi e con qualità. Sarà una sfida avvincente!"