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Viktor Bout potrebbe essere tornato al suo oscuro passato

2024-10-11

Autore: Giulia

Questa settimana, i media statunitensi hanno riportato notizie che indicano un possibile ritorno in attività di Viktor Bout, il celebre trafficante di armi russo, noto per la sua fama nel traffico d'armi negli ultimi decenni. Si sostiene che Bout abbia negoziato una vendita di armi con rappresentanti del gruppo Houthi in Yemen. Dopo aver trascorso anni in prigione negli Stati Uniti per traffico di armi, Bout è stato liberato nel dicembre 2022 durante uno scambio di prigionieri con la cestista Brittney Griner.

Al suo ritorno in Russia, Bout era stato celebrato come un eroe nazionale. Ha anche tentato una carriera politica, candidandosi per un posto minore in un'elezione regionale con un partito vicino al presidente Vladimir Putin, sostenendo di aver abbandonato le sue attività illecite per servire il suo paese. Tuttavia, a distanza di circa un anno e mezzo, le notizie di un suo ritorno sul mercato delle armi sollevano preoccupazioni tra le intelligence occidentali.

La questione è emersa inizialmente grazie a fonti di intelligence europee riportate dal Wall Street Journal e successivamente confermata dal New York Times, che ha citato fonti statunitensi. Si afferma che Bout ha discusso con emissari Houthi giunti in Russia sotto falso pretesto per acquistare pesticidi. Le vendite riguarderebbero, in particolare, spedizioni di fucili AK-74, ma si teme che siano in programma anche contratti di armi più pesanti, come missili anticarro e antiaereo, per i quali gli Houthi potrebbero avere interesse.

Questi ultimi stanno attualmente intraprendendo azioni militari aggressiva contro interessi israeliani e occidentali, soprattutto dopo l'escalation della guerra nella Striscia di Gaza. Il fatto che Bout sia coinvolto in queste trattative non è trascurabile, dato il suo passato e il suo ruolo di facilitatore nel traffico d’armi globale durante gli anni '90 e 2000, quando si calcola che abbia operato in stretto contatto con molti gruppi ribelli in Africa e altre zone in conflitto.

Nato a Dushanbe nel 1967, ci sono voluti mesi di sforzi per abbattere il suo impero del traffico di armi, che includeva una flotta di 60 aerei cargo. Dopo un’operazione di polizia che portò al suo arresto in Thailandia nel 2007, fu successivamente estradato e condannato a 25 anni di carcere.

La sua storia ha persino ispirato il film "Lord of War" del 2006, con Nicolas Cage nel ruolo principale, basato sulla vita di Bout. Dopo la sua liberazione, il traffico di armi sembra essere la sua unica vera competenza, nonostante lui neghi di essere ancora attivo nel settore. La spirale di nuove trattative con gli Houthi potrebbe riaccendere l'interesse intorno a Bout, ancora visto come una figura centrale in un sistema complesso e pericoloso di commercio internazionale di armi.

Infine, non è chiaro se l'acquisto di armi da parte degli Houthi sia stato in qualche modo avallato dal governo russo, ma Bout è stato notato anche al Russia-Africa Summit a San Pietroburgo a luglio di quest'anno. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha categoricamente smentito le notizie riguardanti Bout definendole “fake news”, ma l’ombra del traffico d’armi continua a riconnetterlo con situazioni caotiche e conflitti globali.