
Virginia Giuffre rivela: «I lividi non erano causati da un incidente, ma dall'aggressione di mio marito»
2025-04-06
Autore: Giovanni
Virginia Giuffre, nota per essere una delle presunte vittime di Jeffrey Epstein e per aver accusato il principe Andrea di abuso, ha recentemente condiviso sul suo profilo Instagram immagini scioccanti che inizialmente aveva attribuito a un incidente stradale. Tuttavia, in un'intervista esclusiva, ha dichiarato di essere stata vittima di violenza domestica da parte del marito, Robert Giuffre.
L'incidente, avvenuto il 24 marzo, ha coinvolto Virginia in uno scontro con un autobus, ma le testimonianze di polizia e presenti hanno smentito la gravità dell'evento riportata da Giuffre. Nonostante le immagini di un volto tumefatto, il fratello di Virginia, Sky Roberts, ha osservato: «Non possiamo trascurare che le ferite potrebbero avere cause ben più gravi», insinuando che i lividi potessero anche essere il risultato di abusi familiari.
Giuffre, madre di tre figli e residente a Perth, Australia, ha deciso di rompere il silenzio riguardo alle violenze subite nel suo matrimonio dopo aver affrontato con coraggio i traumi inflitti da Epstein e Ghislaine Maxwell. «Dopo l'ultima aggressione di mio marito, non posso più rimanere in silenzio», ha affermato Giuffre, evidenziando un appello alla consapevolezza su questo drammatico problema.
Dopo 22 anni di matrimonio, la coppia ha annunciato ufficialmente la separazione, con Virginia che ha espresso la sua angoscia per la lontananza dai figli adolescenti. La sua situazione è ulteriormente complicata dalla brutalità che ha dovuto affrontare e dallo stesso processo di divorzio.
La testimonianza di Virginia Giuffre ha portato a una maggiore attenzione pubblica sul traffico di esseri umani e sulle molestie sessuali. Dopo aver denunciato Epstein e Maxwell, con quest'ultima condannata a 20 anni di carcere nel 2022, Giuffre si è trovata al centro di uno dei più scottanti scandali della cronaca contemporanea. Il suo accordo riservato con il principe Andrea nel 2022 ha generato ulteriore indignazione e analisi pubblica.
Mentre Virginia continua la sua battaglia per la giustizia, la sua storia rimane un catalizzatore per il dibattito sulla violenza domestica e il sostegno alle vittime, dimostrando come anche una figura pubblica possa affrontare sfide devastanti nel privato.